(17-09-2012 05:33 PM)Pluckno Ha scritto: Allora punto 1 sta cosa del solid stance è una minchiata, è una cosa che si sarà inventato qualche amerrigano per coniare un termine secondo lui fico... il solid stance ce lo hai quando TI SENTI "solid stance" sulla tavola ognuno a modo suo che può essere con le gambe più o meno piegate, con lo spoiler più o meno inclinato o come alcuni senza spoiler (come ca**o fate....) e la regolazione di passo stance ecc si adatta tutta a come stai sulla tavola... il fantomatico baricentro non è mai mai fermo, neanche se stai in piedi ritto, figuriamoci a scendere in tavola e con tutte le posizioni che prendi... è proprio spostando il baricentro che riesci a curvare infatti.... quindi io boccio questa sega mentale del solid stance...
Per rispondere al quesito di Donpotillo sulle sensazioni e reazioni nel surfare posso dirti che al 100% ti stai ponendo un quesito ovviamente legittimo ma idiota... (non è per offenderti eh ma adesso ti spiego bene il motivo)
Se dovessi pesare sempre a quello che fai non riusciresti a fare niente, in tavola quando ce l'hai sotto i piedi ci vai e basta... come in auto non devi ogni volta pensare a: premo la frizione, muovo la leva del cambio dalle posizione 2 alla posizione 3, rilascio la frizione ecc... oppure a camminare spero che tu non debba pensare ad ogni passo: alzo il piede, lo sposto in avanti, lo appoggio a terra partendo dal tallone, alzo l'altro piede ecc....
il concetto è lo stesso in tavola
Be', il "solid stance" e' in effetti un'americanata
..e sai come sono gli americani no? Un nome ad effetto per ogni cosa!.. pero' il concetto di stare ben centrati in tutti i "sensi" credo sia utile comunque.
Come dicevate tu e Don, la questione del baricentro e' sicuramente piu' "incasinata" (pensando anche alle asperita' del terreno.. ) di come la raccontavo io.
Sul fatto dell'andare sulla tavola come se si camminasse o guidasse, magari sapessi farlo veramente allo stesso modo!!
Leggevo che nei gesti molto molto abitudinari (appunto, camminare o guidare) si e' scoperto che il cervello delega certe funzioni elementari al sistema nervoso periferco in modo da liberarsi dagli impegni elementari e potersi dedicare ad altro senza pensare piu' al gesto originario.
Pare sia per questo che si riesce, ad es., a camminare scrivendo un sms e parlando con l'amico che ci cammina accanto o che si possa guidare facendo altro o, addirittura, non accorgendosi momentaneamente di aver sbagliato strada.
Credo che nessuno di noi possa dire di non aver "faticato" alle prime armi con la tavola.. si doveva pensare a tutto, ogni movimento, sempre concentrati.. una distrazione e si era a terra.
Ora e' molto diverso: non si pensa veramente a cio' che si fa..come dici tu lo facciamo e basta, senza essere costantemente concentrati.
E andando oltre, i padreterni dello zno' portano questa cosa all'eccesso.. tutto sembra facile e ovvio: ricordate ad Oslo Terje Haakonsen che gareggiava in quarter pipe? Faceva la rampa di discesa stando ritto in piedi, come se fosse fermo in coda per la seggiovia.. tavola piatta e arrivava giu' a 80 km/h come fosse una semplice formalita' necessaria per poter poi uscire dal quarter di 8 e piu' metri..sembrava stesse pensando ad altro.. si metteva in "assetto" solo quando iniziava la salita sul quarter.
Secondo me, pero', per far questo doveva probabilmente essere ben centrato sulla tavola, in tutte le "direzioni".