Problema lamine Burton T6

[Guest]

T6, che figuraccia la Burton.
mai più comprerò Burton.
Dopo 7 uscite, fresca e pista ma tutte condizioni normali di neve.
Risultato si è rotta la lamina su tutti e 4 gli angoli.
4!!!! non 1...
in un angolo si è solo spezzata la lamina con una crepa.
nel secondo si è staccato un pezzo di lamina per circa 1 cm
nel 3° si è staccata per circa 2cm e ha iniziato a rompersi la struttura
nel 4° si è aperta completamente per quasi 10cm.

Attenzione al capolavoro, la risposta dall'austria è stata... la tavola ha ricevuto un colpo!!! ahahaha
Ma che colpo era? le lame rotanti di goldrake e colpita su 4 angoli? ahahah
Ragazzi, dopo 6 burton (ho ancora la Air del 1995/96 in ottime condizioni dopo averla usata in tutte le condizioni) per me BURTON è una storia chiusa.
E visto che ho insegnato a circa 60/70 amici in 15 anni ad andare in Snow e si fidano di me... spero e credo di riuscire a fargli vendere qualche centinaio di tavole in meno.
Una goccia per loro, una piccola soddisfazione per me.

Daniele

[fdineve]

In rete leggevo che da quando Burton ha chiuso un paio delle sue fabbriche negli USA (tra cui quella storica in Vermont, dove e' rimasta solo la progettazione) spostando la produzione delle tavole top in Austria e quella delle tavole low e mid level nel far-east, gli "incidenti" di cui si sente a volte parlare sul forum si siano moltiplicati... specie, qualcuno dice, con l'introduzione del nuovo sistema ICS.
Non sono pro/contro Burton... riporto solo cio' che ho letto un anno fa circa..

[Lex]

Secondo me di austriaco hanno ben poco. Ormai fanno tutto in cina e questi sono i risultati. Più fatturato e prodotti molto più scadenti.
W la globalizzazione!

[fdineve]

(05-03-2011 12:08 AM)Lex Ha scritto:  Secondo me di austriaco hanno ben poco. Ormai fanno tutto in cina e questi sono i risultati. Più fatturato e prodotti molto più scadenti.
W la globalizzazione!

Gia'.. non per parlare male dei cinesi o del far-east in genere: ci sono settori, come quello dell'elettronica, in cui e' grazie a loro se compriamo un portatile a 349 euro.
Ma come dici tu. Lex, e' fuori dubbio che la legge dei grandi numeri (e Burton e' sicuramente quello che vende di piu' al mondo) mal si accoppia con la produzione fatta con passione e attenzione, spesso con molte operazioni manuali, delle serie in piccola scala.
Ricordo che una decina di anni fa (sono un vecchietto, e' vero) vidi in un negozio un video promozionale Burton in cui veniva mostrata una fabbrica (probabilmente proprio quella del Vermont, dove Burton inizio' la produzione delle prime tavole).
Alcuni addetti andavano nel magazzino a scegliere personalmente il tronco stagionato da cui ricavare "il legno" e gli operai dopo ogni fase guardavano e rigiravano la tavola da tutte le angolazioni, la accarezzavano passandoci sopra le mani per "sentirne" la bonta' di forme e le superfici.
Addirittura, prima della deposizione del top e delle finiture, sul legno grezzo apponevano la loro firma a testimonianza del fatto di aver controllato la bonta' del lavoro appena fatto.
C'e' poco da fare, il segreto della qualita' era e resta la passione.

Sul web e' scritto che quella fabbrica e' chiusa da due o tre anni ormai (ci lavoravano 43 persone).

[Lukone88]

Beh, ormai il mercato sappiamo tutti in che direzione sta andando...

[Lex]

Vi faccio ridere? Anche i "nostri" decantati Union (che sono italiani n.d.r.) da quest'anno hanno il marchio made in Cina. Infatti dopo 4 uscite ho perso una parte del logo su uno degli inserti di pelle.

Fiocco hai ragione, se non ci fosse la korea del sud non avremmo i pc a 2€...

[Alextreme86]

Citazione:Alcuni addetti andavano nel magazzino a scegliere personalmente il tronco stagionato da cui ricavare "il legno" e gli operai dopo ogni fase guardavano e rigiravano la tavola da tutte le angolazioni, la accarezzavano passandoci sopra le mani per "sentirne" la bonta' di forme e le superfici.
Addirittura, prima della deposizione del top e delle finiture, sul legno grezzo apponevano la loro firma a testimonianza del fatto di aver controllato la bonta' del lavoro appena fatto.
C'e' poco da fare, il segreto della qualita' era e resta la passione.

Verissimo. Lo stesso identico discorso vale per gli strumenti musicali (visto che di legno stiamo parlando), grandi marche si sono fatte il nome anni fa con strumenti artigianali che ora mantengono solo il nome di quel che erano (e il prezzo... ) Bisogna ricordare che la sola qualità dei materiali non basta a garantire una qualità strutturale, ci vuole anche attenzione nel confezionare il prodotto e farli rendere sti materiali.
Quando c'è una componente artigianale io voto sempre per case più piccole, che magari hanno estetiche meno accattivanti, non hanno il professionista che le sponsorizza, ma che offrono qualità superiore, visto che senza mezzi di produzione su larga scala, il rapporto qualità prezzo è l'unica arma che hanno per campare.
Il problema è anche dell'utente però. Se iniziassero a produrre una custom scadentissima e alzassero il prezzo, comunque metà degli utenti la comprerebbe lo stesso perchè "è LA CUSTOM!", fregandosene se fosse diventata un cesso di tavola

[fdineve]

(06-03-2011 03:07 AM)Lex Ha scritto:  Vi faccio ridere? Anche i "nostri" decantati Union (che sono italiani n.d.r.) da quest'anno hanno il marchio made in Cina. Infatti dopo 4 uscite ho perso una parte del logo su uno degli inserti di pelle.

Fiocco hai ragione, se non ci fosse la korea del sud non avremmo i pc a 2€...

Cavolo!
Anche Union!
Ma quello che alla fine mi fa inc*zz*re e' che i prezzi non calano!
Accetterei anche il "Made in vattelapesca" pero' almeno fammi pagare un prezzo congruente, almeno so cosa aspettarmi quando compro a prezzi concorrenziali.
Io ho lavorato molto nelle plastiche e nelle gomme e, quando si parla di grandi numeri nello stampaggio in grande scala di questi materiali, il basso prezzo della manodopera fa da padrone, insieme alle bassissime spese per il rispetto delle norme di sicurezza, qualita', ambiente, che in molti paesi del far-east non sono in vigore.
Ricordo di un noto fabbricante di scarponi da sci (non dico il nome), con il quale avevo a che fare come fornitore di policarbonato, che trasferi' l'intera produzione in Romania... mi disse che lo stipendio medio di un operaio in questo paese era di 300 euro al mese, che non c'erano sindacati e che non esisteva la legge 626 sulla sicurezza con tutte le incredibili spese collegate!

[sean jackson]

(06-03-2011 03:07 AM)Lex Ha scritto:  Vi faccio ridere? Anche i "nostri" decantati Union (che sono italiani n.d.r.) da quest'anno hanno il marchio made in Cina. Infatti dopo 4 uscite ho perso una parte del logo su uno degli inserti di pelle.

Fiocco hai ragione, se non ci fosse la korea del sud non avremmo i pc a 2€...

hai ragione infatti ho sentito molti che in circa 10 uscite gli partono i pezzi di pelle sugli strap, si sbrandellano tutti soprattutto i force e anche il rivenditore dove vado io che ha un setup con i force mi ha detto questa cosa.
mah... dove andremo a finire

[Lex]

Dove andremo a finire? Bella domanda.

Ormai fanno i prodotti con la data di scadenza.
Io sarei anche disposto a comprarmi il setup nuovo ogni anno se però pagassi i prodotti un terzo di quello che costano oggi.
Invece no, ti costano una fucilata e l'anno dopo non valgono praticamente nulla causa svalutazione.
Dovremmo ribellarci.