(10-09-2013 09:30 PM)El Terible Ha scritto: (10-09-2013 06:58 PM)fdineve Ha scritto: (10-09-2013 02:44 PM)matteoaudi Ha scritto: (10-09-2013 12:38 PM)barbaro82 Ha scritto: (09-09-2013 08:26 PM)matteoaudi Ha scritto: massima avversione verso adidas...SOLO nike...
ps: sono prevenuto ma è sempre stato così per me hahahaha
Per me è proprio il contrario invece hahaha
ahahah de gustibus
L'abbigliamento non so, ma le scarpe Adidas, Nike, Puma, Kappa e altri, le fanno tutte nella stessa fabbrica cinese di XingJang.. 70.000 dipendenti che fanno scarpe per tutti...
La fabbrica e' cosi' grande che e' diventata una citta' dove tutti quelli che ci lavorano ci vivono anche.
Ci sono intere famiglie che ci lavorano e che ci vivono
Ci sono due cinema, un teatro, la polizia, due ospedali.
Ci sono scippi e altre azioni di piccola criminalita' !!
Vi dico solo che Bergamo ha 110.000 abitanti...
Le scarpe da calcio Adidas (le copa mundial per citare un modello che ha più di 30 anni ed è uno dei best seller adidas tutt'oggi) è fabbricato sicuramente in germania. Non credo facciano solo le copa mundial li...
Trovo anche riduttivo fare un discorso del genere. Sono due case con una storia molto diversa.
Adidas fondata nella germania nazionalpopolare dai fratelli Adolph e Rudolph Dassler. Forniva la totalità degli atleti del tempo. (Rudolph poi si è staccato ed ha fondato Puma)
Nike fondata da Knight, il quale stufo di vedere importare scarpe dall'europa ad alto prezzo cominciò ad importare le Onitsuka Tiger dal giappone, scoprendo poi che producendole direttamente li otteneva un guadagno maggiore. Nike ha sempre cercato di sopravanzare Adidas con la ricerca, l'innovazione. Adidas è sempre stata molto più tradizionalista.
Il sign Knight ha fatto il balzo nei primi anni 80, quando come uomo copertina scelse un certo Michael Jordan...
Due colossi che accomunare mi suona quasi di eresia.
..l'avevo sentito su Radio24 che diceva anche che Nike si lamentava perche' la fabrica di XingJang aveva alzato i prezzi (dopo molte minacce di sciopero gli operai erano riusciti ad ottenere uno stipendio di circa 70 euro al mese).
Allora Nike aveva minacciato di far fare le scarpe (probabilmente non tutte.. sicuramente ci saranno modelli di punta fatti ancora nelle fabbriche storiche.. come succede anche nello snowboard, no?) in Vietnam, che gli costava meno... sai cosa hanno risposto i cinesi? Di non preoccuparsi perche' avrebbero spostato loro parte della produzione in Vietnam!!!
La trasmissione (Focus Economia, in onda ogni giorno dalle 17 alle 18) parlava proprio della futura crescita del Vietnam nel settore calzaturiero e abbigliamento.
Dicevano anche che in Romania c'e' la piu' grande comunita' cinese in Europa... si sono spostati lì perche' cosi' su tutti i prodotti calzaturieri e abbigliamento possono mettere l'etichetta "made in EU", perche' sono tecnicamente realizzati in Europa pur essendo realizzati con manodopera, materie prime e costi tipici della Cina!
Per dirne un'altra che mi lascio' allibito: io ho lavorato per due grosse multinazionali americane dell'elettronica, le quali quasi non avevano il reparto Amministrazione... tutto era delegato in outsourcing ad una grande compagnia indiana specializzata, appunto, nell'amministrazione!!
Ho poi saputo poi che questa compagnia e' la piu' grande del mondo in questo campo e ha personale esperto nelle leggi di ogni paese del mondo!!!
I prezzi sono piu' bassi dell'analogo personale assunto in sede e il risparmio pare sia notevole!
Parlando piu' in generale, non ci vedo nulla di male nel fatto che tutti i maggiori "player" facciano fare le scarpe dallo stesso fornitore... anzi, la calzatura e' il "core-business" di XingJang.. e' il loro lavoro, sono i migliori, hanno impianti modernissimi, migliaia di stampi per le suole, macchine automatiche, capacita' di lavorare anche nell'hand-made, e prezzi stra-competitivi.
In fondo e' quello che e' accaduto nell'elettronica di consumo dove, anzi, la provenienza cinese, thailandese e simili, e' garanzia di qualita' (io non comprerei nulla di elettronico che provenisse dall'Europa... e' un settore in cui i grandi numeri sono garanzia di processi, personale e materie prime ben rodati e quindi di qualita' elevata e, soprattutto, costante).
E poi, ogni volta che ho lavorato con cinesi e indiani mi sono sembrate persone molto professionali e soprattutto con un grande rispetto per il lavoro e lo sforzo, loro e altrui.