(20-12-2012 01:36 PM)evolution Ha scritto: (20-12-2012 01:30 PM)fdineve Ha scritto: Bah, sicuramente se mi e' venuta in mente di primo acchitto l'avro' sentita anch'io in qualche film.... mi pare che potrebbe essere una delle frasi in codice che, durante la seconda guerra mondiale, l'intelligence inglese mandava ogni sera tramite Radio Londra per dare notizie belliche e istruzioni agli alleati riguardo i movimenti delle truppe tedesche stanziate sulle cosiddette Linea Gotica (Toscana- Emilia Romagna) e la Linea Maginot (Francia).
Chi ha nonni ancora in vita puo' chiedere conferma se, nelle trasmissioni radiofoniche di allora, c'erano massaggi su ipotetici "violini che suonano in maggio" 
ho cercato anche su google ma niente, ora mi hai messo la scimmia di cercare a riguardo, ma non sai dirmi niente! li mortacci tua.
dì la verità è un codice del nuovo ordine mondiale, di cui tu fai parte, che non vuoi svelarci, ma che ora che ci hai reso noto entrerà nelle nostre menti e inconsciamente ci porterà a sostenere tale movimento! 


Mi avete sgamato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' un messaggio subliminale e in codice che vi convertira' tutti allo spoiler-free! !!!!!!!!!!!!!!!
messagi uniti in automatico
Preso da wikipedia, riguardo lo sbarco alleato in Normandia:
L'annuncio dello sbarco, alla resistenza francese, i maquis, venne dato pochi giorni prima con una frase in codice trasmessa da Radio Londra, utilizzando i primi versi della poesia "Chanson d'automne" di Paul Verlaine, ma con due parole modificate in quanto il testo era preso da una popolare canzone dell'epoca di Charles Trenet[12]. Il primo verso, «Les sanglots longs des violons de l'automne» ("I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno"), avvertì i Maquis situati nella regione d'Orléans di compiere azioni di sabotaggio contro la rete logistica (stazioni, binari, ponti, incroci stradali, depositi di munizioni, etc.) tedesca nei giorni successivi. Il secondo verso, «Blessent mon coeur d'une langueur monotone» ("Feriscono il mio cuore con un monotono languore"), trasmesso il 5 giugno (il giorno prima dello sbarco), segnalava che l'attacco doveva essere effettuato immediatamente, in quanto l'invasione sarebbe avvenuta entro 48 ore. Le attività svolte dalla resistenza francese aiutarono a interrompere le linee di comunicazione della Wehrmacht, impedendone l'afflusso veloce di rinforzi verso la Normandia.
Anche il "Servizio di Informazioni" della 15ª Armata tedesca conosceva il significato di quei codici e in effetti le truppe di von Salmuth, comandante della 15ª Armata, erano state messe in allarme. Il "Servizio di Informazioni" aveva avvertito anche l'OKW e gli stati maggiori di von Rundstedt e di Rommel (in quei giorni in Germania per un breve periodo di ferie), ma nessuno di questi aveva inoltrato la segnalazione e quindi l'allarme anche alla 7ª Armata di Dollman, dislocata proprio in Normandia, che venne quindi sorpresa in pieno dallo sbarco. Tale negligenza si può spiegare col fatto che sia Rundstedt che lo stato maggiore di Rommel si aspettavano l'invasione nella zona di Calais (l'unica dotata di porti in grado di assicurare rifornimenti agli eserciti invasori), dove appunto si trovava la 15ª Armata, già in allarme[13].