(03-04-2011 01:44 PM)Alextreme86 Ha scritto: Burton non tornerà mai a fare le cose con passione, ormai sono il colosso dello snowboard. Quando penso a Burton, mi viene sempre in mente McDonald e credo d'aver detto tutto.
Quoto Alex,
io ho lavorato molto e lavoro tutt'ora nel campo della qualita': uno dei padreterni del settore e' un certo Juran, americano ma che ha lavorato per quasi vent'anni in Giappone, paese che era ed e' considerato all'avanguardia per tutto quanto riguarda la qualita' (i metodi Toyota si studiano nelle universita' di tutto il mondo).
Comunque, circa 40 anni fa Juran si chiedeva perche' una persona e' disposta ad alzarsi alle 4 del mattino per andare a pescare o sciare e non per andare al lavoro.. e conclude che il segreto dell'agire con qualita' risiede nella passione, nel coinvolgimento.
In rete ho letto che praticamente tutti i 43 dipendenti (impiegati, operai, magazzinieri etc.) della fabbrica del Vermont erano anche appassionati e praticanti di snowboard (come anche Jake Burton, d'altro canto).
Non meraviglia che le tavole fossero, probabilmente, fra le migliori sul mercato... erano costruite da appassionati per i quali il lavoro era attinente alla loro passione.
Avevo gia' parlato, in un'altra discussione, del video che vidi piu' di 10 anni fa sulla fabbricazione delle tavole Burton: gli addetti andavano in segheria a scegliere personalmente il tronco per costruire le tavole, gli operai controllavano e spesso firmavano il legno dopo ogni fase di lavorazione, controllando flex, camber, lasciando correre le mani sulla tavola per saggiarne al tatto le forme....
Sensazioni, certo, pero' si capiva quanta passione c'era dentro quel lavoro, in parte ancora manuale.
Quando devi vendere 15.000 tavole all'anno, pero', non puoi piu' carezzare ogni tavola come se la stessi fabbricando per te, per un tuo amico o per tuo figlio..