Riposino in pace

[Harry]

Tralasciando per un attimo il mercato negli Stati Uniti, credo che in Italia parta tutto dai cosidetti "giovani". Ricordo che quando iniziai a fare snow, nel 2000-2001, avevo 17-18 anni c'erano già tanti ragazzini più giovani di me che giravano, chiedevano in regalo tavole e boots e facevano le vacanze in montagna per snowbordare. Stava nascendo il fenomeno dei fratelli Kratter prima e Iuter clan poi, che avrebbe contribuito a far crescere tutta la scena snow italica, complici anche le belle olimpiadi invernali del 2002 e del 2006, Fiat sponsorizzava il freestyle team, lo Skipass a Modena era tutto incentrato sullo snowboard tanto che lo sci era diventato un comprimario, insomma la musica era molto diversa da oggi. Semplicemente, secondo me, oggi il ragazzino adolescente non ha più voglia di sbattersi per imparare, non è più interessato a quel mondo, va in montagna si ma non gliene frega di andare sulla tavola. Lo sci resiste perché non è così dipendente dalla giovane età e viene praticato da molta più gente adulta. A tutto questo poi si aggiunge il calo di eventi e idee di marketing, il fatto stesso che un colosso del settore come Burton abbia deciso di non spedire più il catalogo (che era diventato una consuetudine per tutti gli snowboarder) la dice lunga sulla situazione snow oltre oceano.