(19-11-2014 10:28 AM)matti86 Ha scritto: fiocco ma nn è arrivata l ora di spiegarci xke questa domanda?
Ci sono tante teorie, scientifiche e non, sul perche' negli sport "asimmetrici" si prediliga un lato del corpo invece di un altro..
Nel surf da onda (considerato il padre assoluto di tutti gli sport con la tavola), si discute di questa cosa da un secolo...
Man mano che il bacino di utenza degli sport "da tavola" (surf, snowboard, skateboard, wakeboard e altre diavolerie), che sono sport asimmetrici per eccellenza, e' aumentato a dismisura, si e' potuta avere una mole enorme di dati statistici per cercare conferma, o meno, delle varie teorie.
Qui, avevamo un po' discusso di queste teorie..
http://www.mgsnowboard.com/forum/Thread-...fy-perche?
Da qualche anno, studi neurologici hanno mostrato come ogni individuo abbia inevitabilmente (per gli organi "pari", cioe' quelli di cui ne abbiamo due..) organi dominanti.
Un occhio preferito all'altro... un orecchio preferito, una mano preferita, un piede preferito.. dove con "preferito" si intende piu' sensibile o piu' forte o piu' abile (addirittura ci sono evidenze di un rene "preferito" rispetto all'altro o di ghiandole "preferite" rispetto alla gemmella dell'altro lato !!).
Il fatto che la "preferenza" riguardi la sensibilita', la forza, l'abilita' o altre caratteristiche diverse, fa sì che gli organi preferiti non siano sempre nello stesso lato.
Molti hanno ovviamente una mano preferita, ma il piede preferito puo' essere dall'altro lato.. idem per occhio e orecchio.
Addirittura c'e' chi gioca con mani diverse in sport diversi (es. pallavolo con la destra e basket con la sinistra!) poiche' la mano preferita per un certo movimento potrebbe non esserlo piu' per un altro movimento!
Si puo' avere il braccio piu' forte da un lato ma la gamba piu' forte dall'altro e potrebbero non coincidere con braccio e gamba piu' abili !!
Pare pero' che, quando si pratica uno sport asimmetrico in cui l'equilibrio sia fondamentale, allora due siano i sensi che servono davvero: la vista (che manda al cervello i feedback sulla posizione spaziale del corpo) e l'udito (sede dell'equilibrio).
Generalmente (ma si sa, "generalmente" non significa "sempre") occhio e orecchio dominanti risiedono nello stesso lato.
Quindi, visto che con la tavola contano davvero solo occhi e orecchie, e che ognuno di noi ha un occhio e un orecchio dominanti, e che generalmente risiedono nello stesso lato, ecco che sembra logico pensare che si va sulla tavola mettendo quell'occhio e quell'orecchio davanti.
(c'e' anche una teoria che spiegherebbe come si sceglie il lato preferito, nel caso in cui occhio e orecchio dominanti si trovino in lati diversi).
Il perche' ognuno abbia un occhio preferito anziche' l'altro, coinvolgerebbe la neurologia degli emisferi cerebrali.. il cervello e' l'organo dispari e per di piu' fortemente asimmetrico, per eccellenza, ed e' quindi inevitabile che causi un'asimmetria anche negli organi pari che esso governa!.
Comunque, le statistiche negli sport da tavola direbbero che, nella maggioranza dei casi:
1) occhio e orecchio dominanti risiederebbero nello stesso lato del corpo.
2) nello stesso lato, risiederebbe la gamba piu' sensibile
3) la gamba piu' forte risiederebbe invece dall'altro lato.
4) negli sport asimmetrici di equilibrio, si tenderebbe a mettere davanti l'occhio e l'orecchio dominanti e la gamba piu' sensibile. La gamba piu' forte si metterebbe dietro (compito di "timone").
Tutta questa pippa che vi ho raccontato, oltre che come passatempo per i neurologi appassionati di sport o curiosi come me, pare sia nata sotto l'input dei due sport asimmetrici piu' diffusi : il golf e lo sci.
Nel professionismo di questi due sport, infatti, sarebbe fondamentale capire subito la dominanza di occhio, orecchio, braccio e gamba gia' dai 10 anni circa... eta' in cui si avrebbe il massimo "mind-body link" (cioe' la migliore e piu' veloce connessione tra cervello-sistema nervoso-sistema muscolo/scheletrico) e in cui sarebbe quindi importantissimo capire immediatamente da che lato far praticare lo sport per massimizzare le probabilita' di produrre campioni.
Dopo i dodici anni circa, questa connessione cervello-corpo diminuirebbe... e la probabilita' di produrre eventuali campioni sarebbe piu' bassa.
Ad es. si e' scoperto che nessun campione nella Coppa del Mondo di Sci avrebbe iniziato a sciare seriamente prima degli 8 anni (quando si e' troppo piccoli, il cervello non governerebbe efficacemente il corpo ne' ne riceverebbe efficientemente i feedback) e dopo gli 11 anni (dopo, la capacita' di imparare senzazioni e gesti atletici diminuirebbe..).