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Lettera
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aricost Offline
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Lettera

ho trovato in altro forum questa lettera di Giacomo Kratter, che si sfoga, ed esprime alcune opinioni sulla situazione attuale della scena italiana dello snowb. Questo è il testo




Un pensiero.

A seguito del pandemonio scatenatosi dalla lettera scritta da Lorenzo Buzzoni, sento la necessita di dire la mia a riguardo .

Non tanto perché mi ha fatto riflettere o pensare cose che non avevo mai considerato , ma forse perché è il momento di parlarne veramente ; non come sempre è successo nel passato , dove tutte le belle parole dette sono andate perdute come lacrime nella pioggia ma magari augurandosi che pian piano attecchiscano negli animi di tutti coloro che hanno a cuore questo sport.

Questo mio pensiero matura da una visione che ho costruito nel tempo osservando lo snowboard ( la nostra passione comune spero ) da più punti di vista , oltre a situazioni e ruoli diversi , come può essere atleta , coach organizzatore etc etc.

Penso che il mio massimo l' ho raggiunto nel pipe riding ma credo che se Danny Davis mi chiede consigli su come migliorare nel frontiste double non faccio poi così schifo come coach.

Inizio con una semplice frase , sentita spesso , riflettuta meno e cercata di risolvere meno che meno : la situazione snowboard Italia è un disastro.

Sono del ' idea che oggettivamente sia così , non sono del ' idea che tutto sia perduto però ; la speranza è l' ultima a morire, giusto?

Credo che il discorso giudici sia la punta del ' iceberg di un problema globale più grande , molto più ancorato alla tipica italianità che ci contraddistingue , alle volte in maniera positiva e spesso in maniera un pò più negativa.

Iniziamo.

Lo snowboard italiano vive una realtà quasi sempre a se stante , viviamo all' interno del nostro piccolo scarpone e pensiamo di essere arrivati perché abbiamo foto su riviste , interviste di qua e di là , fresh meat , tavole gratis , montepremi importanti a gare in neveplast , organizziamo eventi, alleniamo senza cognizione di causa ragazzini che ci vedono come i loro mentori , sponsorizziamo tutti quelli che fanno un fs board , ci sentiamo fighi perché abbiamo fatto un corso maestri e sappiamo cosa vuol dire condurre una tavola , facciamo uscire foto a chiunque droppi da due metri e siamo tutti quanti grandissimi estimatori e conoscitori dello sport ; tanti pensano e sono convinti che il nostro sport sia questo , ma guardiamo i fatti senza tirare in ballo nessuno :

pochissimi di noi italiani hanno idea di cosa sia lo snowboard all' estero , ancora meno di noi hanno gareggiato in contest di spessore internazionale , quanti ragazzi hanno qualche doble??? pochissimi ed il backside doble che è la base ( si parla come del backside 7 nel 2000) ?? ancora meno . negli stati uniti dove le riviste di snowboard erano quattro fino a 3 anni fa adesso sono rimaste in tre , future snowboard non c è più , noi quante ne abbiamo?? mi sembra sei , quindi se l ' america avesse cento atleti forti con cui riempire le riviste noi dovremmo averne duecento se non sbaglio , quanti riders forti abbiamo oggettivamente?? la domanda si risponde da sola ; siamo molto bravi come maestri , abbiamo fatto tutti il corso , nel far scendere da un campetto un ragazzino fino a farlo curvare in Italia abbiamo un ottima preparazione , ma cosa succede se dobbiamo insegnare come utilizzare un park?? quanti di noi sanno spiegare un mctwist , un crippler , un miller flip ?? ok , forse questa è un poco difficile quindi esuliamo i maestri dal conoscere un mctwist , però un allenatore o un istruttore dovrebbe avere il dovere di saperlo , eppure chissà come mai queste cose vengono tralasciate " eh , l hard è importante bisogna condurre una tavola " , siamo fortissimi in alpino ed in boardercross ed io rispetto molto gli sbattimenti di ogni singola persona che si fa il mazzo per arrivare al top di quello che può dare nella sua disciplina , nella sua passione …. però …. il però sta nel fatto che in questo momento la gente si avvicina alla tavola perché vuole fare freestyle vuole saltare vuole girare sui rail in pipe e neve fresca e com è la nostra preparazione a riguardo?? come mai un giovanotto di undici anni che ha la passione per la tavola non solo ci demolisce in park , ma ci demolisce anche come conoscenza delle manovre?? perché poi siamo tutti sponsorizzati ? e le persone che realmente potrebbero arrivare da qualche parte si sentono dire " eh , non c' è il budget " ?? non è possibile che tuttora dopo più di quattro anni dal mio infortunio continuo ad essere il rider più conosciuto all' estero , non è possibile che così pochi atleti non vogliano provare a confrontarsi con l' estero , non può esistere il fatto che la nostra nazione non venga calcolata in ambito internazionale avendo un mercato dei board sports di tutto rispetto e non è colpa degli stranieri questo fatto il motivo è che noi ci siamo costruiti un mondo dello snowboard all' interno del vero mondo dello snowboard globale abbiamo pochissime radici che hanno attecchito fuori dal nostro giardino , come mai ci sono sempre casini nelle gare e quasi mai si trovano strutture all' altezza ?? come mai siamo i campioni mondiali di box e in troppe stazione si trovano solo quelli mentre i salti vengono tralasciati , fatti male e non curati ?? ( non fraintendetemi , mi piace molto vedere rails in street , non per altro ho girato spesso con Pat Moore e amici….) ; come mai e forse questo è il punto fondamentale della situazione , il livello medio in Italia è così dannatamente basso?? e non parlo solo dei professionisti , che di quelli ce nè qualcuno che porta avanti il tricolore , ma anche della gente che va la domenica , dei ragazzini , del tamarro della situazione etc … perché ,dico io, non ci può essere un dialogo tra tutti ?? mi sono sentito dire " come ti sei ridotto ad andare a lavorare in fisi " e allora mi chiedo il perché ci debbano essere tutti questi conflitti di interesse , ho creato una squadra penso affiatata e vorrei diventasse il fulcro e l' esempio , ma se poi ci perdiamo in un bicchiere d ' acqua?

Ciò nonostante non c ' è solo negatività , all' interno del nostro paese ci sono più persone che lavorano , o almeno ci provano, bene ; il fatto è che bisognerebbe moltiplicarle , triplicarle , la visione e la conoscenza del nostro sport devono diventare più dettagliate , il lavorare in maniera seria e per una crescita dello snowboard in Italia non deve essere un optional , ma un obbligo dettato dal nostro amore per questo sport.

concludo con un monito perché mi sto abbioccando , anche se è tutto troppo sintetizzato:

C' è alle volte troppa sicurezza e arroganza dagli addetti ai lavori in questo sport . Cerchiamo di imparare , conoscere, dialogare ! Io cerco di farlo sempre quando sono in giro per il mondo e discuto con altri coach e atleti ; riflettere e parlare con umiltà.

w lo snowboard


Che ne pensate?

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25-01-2012 12:47 PM
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DonPontillo Offline
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RE: Lettera

nella pallacanestro è uguale! se cambi la parola snowboard con basket la lettera è perfetta anche per quel caso (che conosco bene....)
credo sia una tendenza italiana, quella di fare gruppo a parte. Accade anche nel piccolo. Difficilmente riusciamo a sentirci parte di un tutt'uno più grande. Chi di voi si sente cittadino europeo perchè? Noi ci schifiamo nord e sud! figurati se accettiamo metodi e consigli imposti dall'esterno.

Però vorrei anche aggiungere che:

questo per molti è un passatempo, e per chi palesemente dichiara di viversela così non deve sentirsi toccato dal monito! Credo proprio che la lettera voglia colpire gli addetti ai lavori, che hanno la possibilità di fare qualcosa in più, e nonostante si vantano di fare e aver fatto tanto per lo snow italiano, non lo fanno.

noi altri, che non possiamo proprio pensare di stare a praticare uno sport, ma un hobbie, non possiamo fare altro che diffondere la passione e coinvolgere quante più persone possibile. E qui su MG per quanto mi riguarda, sto compito lo svolgiamo bene.

Ari, in ogni caso perchè tutte ste paranoie a riguardo? Quella che abbiamo a terra qua manco è neve!

sei caduto? no.....sei caduto? no....sei caduto? ora si....
negato per lo snow! <---- parte aggiunta dal mod ari senza il consenso del rider in questione
25-01-2012 02:48 PM
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fdineve Offline
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RE: Lettera

Giacomo Kratter lo conobbi piu' di 10 anni fa ad un Big Air a Brescia (neve vera portata da decine di camion in citta').
C'erano molti rider famosi per l'epoca (es. Daniel Frank, Ivo Lei, Filippo Kratter) e cercai di farmi fotografare con tutti.
Giacomo a quel tempo era il fenomeno emergente nel panorama dello snowboard italiano ed era molto atteso ed era simpaticamente chiamato "Giacomino", mentre suo fratello maggiore Filippo era, per contrasto, soprannominato "Filippone"
Ebbene, Giacomo fu l'unico che, chiestogli di fare una foto insieme, si fermo' nel bailamme che c'era, mi fece tenere la sua tavola (con gli scarponi montati sugli attacchi!), mi mise il braccio sulla spalla e mi disse di alzare il pollice insieme a lui nel gesto di "OK".
Addirittura, dopo la foto, salutandomi mi ringrazio'.

Ciao.
Carlo


"Water evaporates. Clouds form. Life begins.
A snowstorm atop high peaks falls heavy, settles, melts, flows through tributaries, streams into rivers, finds the sea and returns to the air.
This process we follow, this cycle we ride.
"

B. Iguchi in "The Fourth Phase"
25-01-2012 03:50 PM
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Lex Offline
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RE: Lettera

Sicuramente quelle che ha espresso Kratter sono parole forti, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per tutti noi che giriamo ogni volta che possiamo.
Dico questo perché le sue parole sono vere.
Chiunque sia andato a fare un giro fuori dall'Italia si è reso conto che il livello delle persone "comuni" è nettamente superiore rispetto al nostro. Non so dire se questo è dato semplicemente dalle strutture ben curate che hanno o dalla preparazione dei loro insegnanti, sicuramente è diversa la mentalità con la quale surfano.
Mi è capitato di conoscere gente straniera nettamente più brava di me con la quale mi sono divertito da pazzi in montagna semplicemente perché c'era la voglia di divertirsi. Sarò stato fortunato, maybe...
Qui invece, nella maggior parte dei casi, trovi un sacco di gente menosa che si sente Pro solo perché chiude un Bs3.
La verità è che noi non abbiamo o non vogliamo un raffronto con l'estero perché stiamo bene nel nostro orticello e soprattutto (mi rivolgo a chi lavora nel settore) si ragiona sempre e solo per un tornaconto e non perché è la propria vera vocazione.

Inizio a pensare che è proprio la mentalità italiana il problema.


Sono avanti come un porche in diamanti
25-01-2012 04:35 PM
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thenomadsoul Offline
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RE: Lettera

Quoto il problema nostro è che la gente veramente brava si sente troppo figa per mettersi a socializzare o aiutare o dare consigli.. In realtà si sentono fighi perchè non sono mai usciti dal loro comprensorio e non si sono messi a confronto con una realtà internazionale.

Quante volte mi è capitato di vedere in park i classici snowboarder locali ridere di fronte a gente che prendeva male qualche salto o cadeva sui box. Non è così che ci si dovrebbe comportare!

Penso che questo forum sia una bellissima eccezione, perchè cerchiamo sempre di aiutarci tutti, indipendentemente dal livello del rider, sia esso un beginner, un intermedio o un pro. Ed è così che dovrebbe essere, perchè soltanto così si riesce ad aumentare il livello medio dello snowboard italiano e portarlo al livello di quello internazionale.

25-01-2012 04:48 PM
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aricost Offline
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RE: Lettera

La questione e' questa , il popolo italiano e' un popolo di esaltati, chi vive qualche realta' estera se ne rende conto subito.. Non va mai bene nulla se non quelle cose che portano ad interessi personali.
Per la questione dello snow in italia il problema e' proprio nella nostra mentalita, siamo esaltati, basta saper fare una cazzata e subito ci si esalta , non si curano gli aspetti tecnici, i maestri sono quasi in fallimento perche' ormai nella mentalita' dello snow c'e' chi impara da autodidatta e dopo che fa una nera si sente un pro, poi vai a vedere e se la fa a foglia morta con una banana!! Mi dispiace che succeda questo, mi farebbe piacere trovare un promodel di un italiano alla nitro!! O andare su una rossa e non dover scansare 50 persone col culo a terra che non sanno perche' stanno li!!

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25-01-2012 05:09 PM
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sethraven Offline
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RE: Lettera

Io credo, ed è il mio modesto parere, che non sia solo una questione di autodidattismo, certo è che anche io da principiante o meno forse preferirei avere un punto di riferimento professionale col quale confrontarmi e dal quale apprendere per lo meno le basi necessarie a non farmi una pista intera strusciando il culo, tuttavia questo discorso dovrebbe valere anche al mare, dove trovi posti paradisiaci nel sud della Puglia, intasati da ragazzini con i braccioli e vecchi che si fanno il bidet che non sanno nuotare e prendono la frescura ostacolando chi invece vorrebbe farsi una bella nuotata, tuttavia non posso pretendere che vadano dal maestro in piscina per poi presentarsi al mare nuotando come Rosolino, l'autodidattismo in fondo può anche essere una soluzione prendo un caso estremo quello di Shaun White, ora che lo si ami o lo si odi il caro Shaun è diventato un pro a 13 anni perché la madre mandò un video del figlio alla Burton, ora in una cosa come questa si vede tutto il marcio del nostro paese, qui se vuoi emergere devi conoscere, a prescindere dal tuo talento, pensate uno di noi, un italiano che magari che so inizia a fare Snowboard a 6 anni e dopo altri sei è diventato un mostro perché ha talento ed è portato, la madre gli fa un video e secondo voi quel video arriverà alla Burton ? o la Burton lo prenderà in considerazione ? E poi se anche fosse il discorso sarà sempre lo stesso tipico discorso italiano "ma figliolo come fai a vivere di Snowboard non è meglio studiare e fare l'avvocato ?" quindi a prescindere dall'approccio che si ha nei confronti di questa disciplina o di altre es (basket come diceva Don o quello che è più vicino a me cioè le arti marziali ) che sia un'approccio da autodidatta o che si vada da un maestro un mentore che ci porti ad alti livelli a meno che non siamo calciatori ma in Italia dove andiamo ? Questo secondo me è il vero problema che a parte lo sport nazionale il resto è completamente sottovalutato e non seguito, e quindi se anche avessimo in Italia 10 Shaun White non emergeranno mai ma resteranno chiusi nel sottobosco di una disciplina che in Italia viene vista come un lusso e che molti e fidatevi di queste parole nemmeno considerano uno sport ecco la vera vergogna Italiana comunque sia W lo Snowboard

"Xander cage: che meraviglia la neve fresca"

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25-01-2012 06:57 PM
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Lodi Offline
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RE: Lettera

Io, avendo 21 anni, noto che molti miei coetanei (o anche più piccoli) iniziano a fare snow solo perchè "fa figo", così poi possono mettere le proprie foto su fb, pensano subito a comprarsi la tavola figa da freestyle o da jibbing, e quando gli dici "vez noleggiala prima, metti che non ti piace?" mi sento rispondere "ma come fa a non piacermi? mi gasa un sacco, e a noleggio ti noleggiano solo dei rottami"...un'altra cosa è che NESSUNO vuole prendere il maestro, probabilmente lo ritengono una cosa da sfigati.
Quindi per me vale il motto "pochi ma buoni" Smile
Con questo non voglio dire di essere meglio di altri o cose del genere, per carità...volevo solo dire che noi italiani abbiamo una mentalità del ca**o, e andando all'estero me ne accorgo sempre di più.
25-01-2012 07:51 PM
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sethraven Offline
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Messaggio: #9
RE: Lettera

(25-01-2012 07:51 PM)Lodi Ha scritto:  Io, avendo 21 anni, noto che molti miei coetanei (o anche più piccoli) iniziano a fare snow solo perchè "fa figo", così poi possono mettere le proprie foto su fb, pensano subito a comprarsi la tavola figa da freestyle o da jibbing, e quando gli dici "vez noleggiala prima, metti che non ti piace?" mi sento rispondere "ma come fa a non piacermi? mi gasa un sacco, e a noleggio ti noleggiano solo dei rottami"...un'altra cosa è che NESSUNO vuole prendere il maestro, probabilmente lo ritengono una cosa da sfigati.
Quindi per me vale il motto "pochi ma buoni" Smile
Con questo non voglio dire di essere meglio di altri o cose del genere, per carità...volevo solo dire che noi italiani abbiamo una mentalità del caxxo, e andando all'estero me ne accorgo sempre di più.

Tutto giusto !!!

"Xander cage: che meraviglia la neve fresca"

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25-01-2012 08:26 PM
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andreucciosnow Offline
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RE: Lettera

(25-01-2012 07:51 PM)Lodi Ha scritto:  Io, avendo 21 anni, noto che molti miei coetanei (o anche più piccoli) iniziano a fare snow solo perchè "fa figo", così poi possono mettere le proprie foto su fb, pensano subito a comprarsi la tavola figa da freestyle o da jibbing, e quando gli dici "vez noleggiala prima, metti che non ti piace?" mi sento rispondere "ma come fa a non piacermi? mi gasa un sacco, e a noleggio ti noleggiano solo dei rottami"...un'altra cosa è che NESSUNO vuole prendere il maestro, probabilmente lo ritengono una cosa da sfigati.
Quindi per me vale il motto "pochi ma buoni" Smile
Con questo non voglio dire di essere meglio di altri o cose del genere, per carità...volevo solo dire che noi italiani abbiamo una mentalità del caxxo, e andando all'estero me ne accorgo sempre di più.

quoto in pieno e quoto anche quello che hanno detto gli altri..io in 4 anni di snow non ho mai preso una lezione di snow con un maestro..non lo presa perchè preferisco magari pagarmici la benzina per andare..e mi piacerebbe moltissimo poter prendere 50 ore di lezione..diciamo che come persona sono benestante ma lo ammetto sono anche un po spendaccione su quello che mi pare..quello che voglio dire è che qui in italia per passare una giornata in cui magari vuoi farti aiutare e passare una giornata in tera sulle piste ti partono come minimo 100 € e per un ragazzo di 20 anni non è cosa da poco..soprattutto vedendo poi dove stai..non dico che devo sta in canada..però caxxo ci sono impianti di 20 anni fa che quando ci sali ti caghi in mano..non voglio fare di un erba tutto un fascio ma sono pochi quelli che tengono veramente a questa disciplina..sul fatto dei ragazzi di oggi avete pienamente ragione..ora fanno snow perchè è figo Figo io vedo sempre piu gente con la tavola che piuttosto con gli sci..ma il problema piu sostanziale è che l'85 % di loro non sanno proprio un cacchio di questo sport..io non sono un mostro anzi sono molto scarso ma la cosa è dovuta dal fatto che non ho molta possibilità di andarci e di spenderci per bene sopra..e mi fa veramente incavolare chi invece come quasi tutti in pista mostrano il loro giacchetto fashion..oppure se lo comprano perchè gli si abina al colore degli attacchi e quindi se fanno la foto pe falla vede all'amichetto suo Dho tralasciando una cosa che secondo me è la piu fondamentale in questo sport..

MI COMPRO QUESTO ATTACCO PERCHE' E' UNO OTTIMO ATTACCO E' FATTO BENE HA UN OTTIMO MATERIALEEEEE Eek
non me lo compro perchè dietro ce scritto pincopallino e il 90 % di quelli che scendono c'è l'hanno..ma si sa noi italiano siamo fatti cosi..per fortuna c'è chi si salva e avrà sempre la mia piu completa ammirazione..però una cosa ce da dire..abbiamo una sola fortuna noi veri amanti di questo sport..l'adrenalina che ti attraversa il corpo mentre scendi la voglia di andare a farsi una surfata con amici che amano la montagna la neve e lo stare bene insieme questo per me è la cosa più bella di questo sport..chiudo dicendo un ultima cosa questo è uno dei forum in cui quando hai un problema ci diamo una mano a vicenda..e questa per me è la cosa più bella di questo sport..ciao raga Clapping e graziie di condividere le vostre conoscenze ed esperienze con tutti noi Good

Nitro Prime 159W+Burton Malavita Re-flex
26-01-2012 02:07 AM
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