(15-04-2011 04:14 PM)Nyke Ha scritto: Ok, quindi è addirittura una tapered directional, con nose più largo e lungo del tail...allora ci può stare che in fresca te la cavi!
Per quanto riguarda la Endeavor High5, te l'ho messa non solo perché ha una lamina effettiva più lunga delle sue concorrenti, ma perché non è una tavola da park, ma da conduzione e da freestyle in backcountry, infatti il flat kick in punta e coda, alza parecchio le punte e spinge in giù la neve fresca.. a voi che piacciono le tavole corte e con lamina effettiva lunga, questa potrebbe essere un buon compromesso 
Grande Nyke! Grazie!

A dirla tutta, appartengo alla "vecchia scuola" (non fosse altro che per l'eta') e, come ho avuto occasione di dire qualche volta, ai miei tempi lo snowboard era molto "semplice" e certe considerazioni tecniche erano impensabili anche per i rivenditori, i maestri erano figure mitologiche, le marche disponibili, almeno in Italia, pochissime e con una qualsiasi tavola imparavi piu' o meno a fare tutto e questo bastava.
E io sono, fondamentalmente, rimasto a quei tempi.
Tornando alla mia tavola, e' vecchia e totalmente rovinata (grandi solchi e fori sulla soletta bianca che ho riparato con le candelette nere in grafite dandole un look da "cicatrici" orrendo...) pero' ne sono innamorato e a volte la uso ancora in qualsiasi condizione di neve.
Il nose e' sicuramente piu' lungo e lo si percepisce anche a occhio... che sia piu' largo non riesco ad apprezzarlo visivamente, ma non ho dubbi sul tuo parere al proposito.
Non ti dico la sorpresa quando sul forum ho anche trovato un altro (Silvers Raleigh) che possiede questa tavola, comprata in Canada nel 1994 (!)
P.S.
mi scuso con tutti per l'OT
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(15-04-2011 12:44 PM)Nyke Ha scritto: ha la lamina così lunga perché ha le punte mozzate!
.... prova a carvare al limite conla Tech9 di Angelo, terrà la lamina sì, ma la stabilità non esiste, dato che questa è data molto anche dalle punte oltre che dalla sciancatura....
Lungi da me voler creare polemiche ma, a volte, leggendo i post in cui si commentano in modo sfavorevole le tavole "corte" o sbananate o burrose si parla quasi sempre di conduzione, di carvata, di sostegno delle lamine indicando queste proprieta' come indice del "buon snowboard", mentre il resto e' valutato, mi sembra, piu' che altro come metodo facile per migliorare e fare bella figura...
E' cosi' che inizio a chiedermi perche' venga considerato snowboard "puro" quello con queste ultime caratteristiche e, di converso, snowboard meno vero l'altro.
Quando, ad esempio, si dice "...prova a pressare con una camber classico e flex 5 invece che con una sbananata con flex 1..", non si potrebbe allo stesso modo rispondere "... prova a scendere una nera ghiacciata con una sbananata flex 1 e lunga 151 ..." oppure "... prova a venir giu' a 50/60 all'ora, in pista, con una 149 che ti sbacchetta a destra e sinistra...".
Forse sono io ad essere "deviato": ho sempre preferito tavole corte e ultimamente ho acquistato una corta sbananata molle, piu' che altro per provare qualcosa di nuovo dopo un quindicennio di tavole con super-pop e camber classico... e devo dire che mi ci diverto molto.
E mi piace anche avere difficolta' dove gli "altri" sono facilitati (piste ghiacciate, curve condotte).
Spero di non aver urtato nessuno con i miei commenti, perche' come dice Nicolas Muller in "For right or wrong":
"..lo snowboard e' sentirsi bene, e nessuno puo' dirti come sentirti bene... non e' una questione di giusto o sbagliato.. non c'e "sbagliato"... e' sempre "giusto". ".