(24-02-2011 07:55 PM)stoy88 Ha scritto: .......
salti a garganella ! xo ho avuto paura di farli nel park cazzolina.... non mela sn sentita..... ci sono 2 salti dove vado io , ma apparte la rampa che non è molto pendente , quello che mi fa paura e l'attarraggio che è ripido.... c'è praticamente un buco sotto il salto e quello mi fa cagare addosso xkè aumenta la grandezza del salto o cmq della caduta / atterraggio ! senare contare che il park e fottutamente battuto e duro' per il mio culetto !
Per iniziare con i salti, di norma e' bene cominciare con quelli "piccoli", intendendo con questo termine i salti in cui non c'e' gap fra rampa di stacco e atterraggio (al limite un piccolo tratto piatto, ben visibile).
In questi salti,
l'atterraggio e' visibile dal "lip" (il bordo oltre il quale devi staccare la tavola dal suolo).
Questo tipo di salti ti permette, a mio parere, di imparare tre cose fondamentali:
1) il salto non e' "muscolare", non c'e' da spingere con le gambe come un forsennato.
Saltare e' una questione di dolcezza e di comprensione, velocita' giusta (non troppo bassa, altrimenti arrivi piano e sei costretto a spingere con le gambe come un canguro, non troppo alta, altrimenti prendi paura e superi il salto assorbendolo con le gambe come fosse un dosso).
Con la pratica affronterai questi salti sempre piu' veloce e atterrando sempre piu' lungo.
2) Nel salto, esattamente come nell'andare in pista, in fresca, sullo skiliìft, bisogna guardare "oltre"... non fissarsi a guardare il lip fino all'ultimo momento, ma guardare dove vuoi arrivare (l'atterraggio in questo caso). Peso ben centrato esattamente come se ti trovassi "nella" tavola e non "sulla" tavola, sguardo sull'atterraggio, assetto composto durante il volo, atterraggio ben assorbito con le gambe.
3) A meno che tu non sia esperto o smaliziato, e' difficile saltare bene ai primi tentativi: scegli un paio di salti e dedicatici.. risalire a piedi per ripetere lo stesso salto aiuta a "esorcizzarlo" guardandolo da sotto, di lato, per capire che non e' il "mostro" che sembra quando gli arrivi da sopra per superarlo...
Solo la ripetizione fara' in modo che i movimenti e, ancora di piu' le sensazioni che il sistema nervoso prova, si fissino nella tua "memoria muscolare" e diventino la normalita' esattamente come normale e' curvare con la tavola.
Questa e' la mia esperienza al riguardo... anch'io avevo molta paura, i tricks mi riuscivano in pista o sui dossetti, ma i salti (anche piccoli) dei park mi intimorivano, non riusicvo ad essere "sereno": la sensazione di arrivare e non vedere oltre o la sensazione del volo mi risultavano nuove e strane.
Affrontare certe paure e' proprio una delle lezioni piu' importanti che lo snowboard mi ha insegnato.