dunque: avevo portato anche l’assassin ma è rimasta in auto
è strana, ci ho messo un po’ a capire come interpretarla e da lì un certo impegno per riuscirci.
se resti centrato vai più di traverso che in avanti; se carichi il nose (cosa piuttosto spontanea visto che è l’unico lato dove c’è la tavola) più che curvare si fa drifting facendo concorrenza alle turbine quanto a spruzzi di neve; se carichi il posteriore lasci solchi che nemmeno un aratro, una tenuta che non ti aspetti da nemmeno un metro di lamina, il nose generoso tiene la tavola controllabile anche quando si infila in neve marcia misto granita come ieri; la metti in lamina e lei ti riporta in salita ma grazie al profilo flat col generoso rocker anche a basse velocità riesci a svincolarla dal solco e ributtarla il piega.
certo è una conduzione piuttosto stancante (almeno per me e con la neve di ieri) ma molto molto goduriosa; soletta moooolto veloce, per intenderci al pari di una sint9000 della jones 159 di un amico, sul dritto stabilissima visto alla larghezza rigidità torsionale.
ai piedi è molto più giocosa di quanto sembri piegandola a mano, la coda è piccina ma fiera assai e incredibilmente spara in alto. Ha una risposta ben energica e se non la si tiene in lamina, sui mucchi di neve inizi a rimbalzare come una palla matta ma ho visto che questo ieri accadeva anche a gente con tavole tradizionali.
se c’è una cosa che non mi ha entusiasmato è che pur prestandosi volentieri al cazzeggio...gli atterraggi in switch sono un bel casino ma questo lo avevo messo in conto.
bella, a me è piaciuta molto, assolutamente non è una tavola per tutti i giorni ma un bel jolly da giocarsi per neve primaverile/marcia e ovviamente per la fresca.
dimenticavo, incontrate un paio di lastre di “ghiaccio” (non di quelli assassini ma sempre ghiaccio) e mi è sembrata a suo agio.
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