fdineve
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RE: neve fresca
Riprendo la discussione relativa ai fuoripista del Tonale (Sgualdrina/Cantiere) per dire che ho visto foto e racconti su forum di sciatori, nelle quali la galleria dentro cui bisogna passare era totalmente coperta dalla neve che vi si scarica dalle rocce soprastanti...
Chi c'e' stato diceva che, nonostante facesse quei fuoripista da molti anni, ha avuto difficolta' a capire quale fosse l'imbocco della galleria...
In quattro hanno dovuto cercare l'ingresso con la sonda antivalanga e poi scavare con le pale per circa un'ora e mezza per liberarlo.
Una volta dentro, hanno scavato (al buio, illuminati solo dalle torce) altre due ore per liberare l'uscita..
Durante gli scavi, gli si e' scaricata giu' neve, dalle rocce soprastanti, per due volte...
Mentre questi quattro tizi (ben attrezzati perche' sapevano bene a cosa potevano andare incontro e sapevano quindi il fatto loro) scavavano, si era formata fuori una coda di una ventina di persone che facevano il fuoripista perche' avevano letto su internet che era una figata, che non era difficile e che c'era solo da fare un pezzetto a piedi in una galleria scavata nelle rocce durante la guerra...
Ciao.
Carlo
"Water evaporates. Clouds form. Life begins.
A snowstorm atop high peaks falls heavy, settles, melts, flows through tributaries, streams into rivers, finds the sea and returns to the air.
This process we follow, this cycle we ride."
B. Iguchi in "The Fourth Phase"
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16-03-2013 02:24 PM |
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fdineve
MG Snowboard Guru
    
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RE: neve fresca
Non mi vergogno a dire che io ero uno di quegli incompetenti che, avendo sentito parlare di questo percorso fuoripista, si stava informando sul web di quale fosse il tragitto da compiere, pensando di poterlo fare (da solo in compagnia) senza tanti problemi...
Su Internet e' pieno di descrizioni della facilita' del percorso... e, infatti, si tratta di persone che l'hanno fatto in condizioni di neve non "severe", con tempo bello..
Fortuna ha voluto che sono capitato su questo forum di sci-alipnisti molto competenti, in cui due di essi, di grande esperienza, mettevano in guardia sulle difficolta' che si possono incontrare nei periodi di neve intensa, compresa la descrizione di un punto dove solitamente possono scaricarsi valanghe spontanee.
Immagino che significa trovarsi con un metro di neve sotto i piedi, di fronte ad una galleria scavata nella roccia che "non c'e' piu' " perche' davanti all'entrata ci sono 4 metri di valanga che la coprono... che se riesci ad entrare scavando con la tavola a mo' di pala, ti trovi al buio e con altri 4 metri di neve davanti all'uscita.. e siccome l'entrata e' in "scivolata" per i primi 2 o 3 metri, tornare indietro e uscire fuori e' comunque dura...
E magari con tempo brutto...
Le foto che c'erano su quel post erano da brivido... questi sciatori per entrare avevano scavato un buco di un metro e mezzo di diametro e ci si buttavano dentro... e per uscire avevano fatto un buco analogo...
Questi tizi avevano tutto l'occorrente per fronteggiare una situazione del genere (sonde, pale, torce) e conoscevano il percorso a menadito..
Certo, magari si e' trattato di una situazione eccezionale..
Pero' fa pensare...
Ciao.
Carlo
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B. Iguchi in "The Fourth Phase"
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16-03-2013 04:27 PM |
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