zingara SS

[shein]

volevo aspettare di farci qualche altra uscita prima di scriverne ma vista l’inattività causa meteo sfigato intanto ne scrivo per quel che ho provato.
La puntavo da un po’, l’ho trovata nuova ad un prezzo incoraggiante (sempre elevatissimo per carità) e dopo averlo venduto tutti gli altri setup ho fatto la pazzia a costo zero.
Provata negli unici 2 giorni fatti in stagione, un lunedì e un martedì di metà gennaio a Roccaraso (ps: alloggiato in un bellissimo bb a castel di sangro: il lavatoio, consigliatissimo)
lunedì nebbia, nebbia e ancora nebbia, comprensorio per me nuovo e la testa era più concentrata sul capire da che parte fosse la pendenza che sulla tavola, metteteci pure che era la prima uscita ; martedì sole.
99,5% di neve artificiale ma piste godibilissime.
la prima impressione è che è bellissima
parlando seriamente: non è una tavola facilissima, almeno per me. torsionalmente non ero abituato a tanta struttura e ci ho messo qualche pista per iniziare a darle del tu.
Appena la allacci ti dice che non è il solito giocattolo, c’è tanta sostanza è si sente subito.
il pop c’è ma è una all mountain vera e te lo devi andare a cercare, se non la carichi per bene non ti restituisce nulla.
io poi sono nel range basso di peso per la 159 e questo unito al fuori forma un po’ l’ho patito.
alte velocità vibrazioni zero, passa su tutto
nose e tail danno tanto tanto appoggio e sicurezza nei press
sul duro duro ero ben abituato all’equalizer, questa si difende bene.
veniamo al punto forte: lo shape
ci vuole un po’ a capire come usarlo ma una volta fatto non credo se ne riesca a fare a meno: a velocità medio/basse ha i punti di contatto cortissimi, credo siano paragonabili a quelli di una tavola almeno 10 cm più corta; questo si traduce in agilità e polivalenza (capiamoci, non è una tavola da jib ma si lascia monovrare senza troppo impegno).
quando invece si inizia a spingere avviene la magia: succede che aumentando l’angolo di incidenza con la neve, tutta quella porzione flat e rocker sulle punte che prima ti portavi appresso passivamente inizia a lavorare, più spingi più si allunga, più pieghi più si allunga, finché non ti accorgi che ai piedi hai una tavola infinita che ad ogni cambio lamina ti spara nella prossima curva a velocità crescente.
lei accelera e tu spingi di più e lei accelera ancora, una parte di te pensa che la velocità sia eccessiva per avere grip ma al diavolo, proviamo: più piega....e lei non molla un centimetro e senti che stai ancora accelerando, ti giri verso monte e vedi una serie di linee tracciate col compasso e tanto sentivi la lamina allungarsi, tanto ti si allarga il sorriso.
Testata con salomon defender, mi sono sembrati abbastanza azzeccati, mi resta il tarlo di provarli con qualcosa di più solido anche se adoro il feeling della base shadowfit e alla prossima ci butterò dei k2 formula.



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