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Versione completa: K2 FASTPLANT 2013 E K2 NATIONAL 2013
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Prima impressione al tatto.... tosta.
Sono alto 177 cm e peso circa 80 chili perciò ho deciso di provare la 154 per via delle sue lamine che nonostante la misura della tavola hanno un contatto effettivo di quasi 122 cm (esempio con skatebanana 156 che ha un contatto effettivo di 117 cm).

tralaltro tavola molto bella a mio avviso per le sue punte corte e mozze.
Monto attacchi k2 National, la casa mi consiglia quelli e le do ascolto.
Sono un po' perplesso sugli strap in punta, autoregolabili ...... ma mi limito a settarli in base ai miei scarponi ( salomon f22 ).

Anch io a Stubai in questi giorni
e mi sono spinto alla prova di questo set up...

Appena sceso dalla seggiovia, mi allaccio l' attacco destro (sono regular)

e do una registratina al sinistro .

Si parte...
mi accorgo immediatamente che posso contare su di una presa eccellente anche sulla neve ghiacciata,
nose e tail non accennano a nessuna vibrazione per la loro lunghezza ridotta .

Appena uscito dal traffico della partenza mi lancio fuori pista, dove le sconnessioni dure e fresche si susseguono senza preavviso.
gambe e ginocchia piuttosto piegate per ammortizzare.... e la tavola macina tutto.... del resto non c' era da sorprendersi dato che la tavola e' piuttosto rigidina e dimostra immediatamente il carattere che ha.

Nose press e tail press veramete allucinanti... Bisogna spingere parecchio per farla venir su, complice anche una bella pressata col piede in appoggio che aiuta a flettere l' anima in bamboo...

ma quado arrivo ad essere impennato mi accorgo che il brevetto tweekend non e' una stupidata ma ti aiuta veramente a mantenere la tavola piegata anche se il peso non e' esattamente centrato lateralmente.

tutto questo a favore anche delle jibbatine da strapazzo, visto che quando decidi di darti la spinta per un 180 o per un altro qualsiasi trickettino puoi contare su di un appoggio totale della tavola.

dopo 400 metri circa decido di rallentare e dare una controllata agli attacchi, forse dovevo guardarci prima perchè mi accorgo che sono entrambi un po' lenti a scapito delle punte degli scarponi che comunque non si muovevano ...
due criccatine per stringerli e riparto..


Piste poco curate e per niente battute hanno fatto la mia felicità, quando man mano che scendevo mi rendevo conto che riuscivo a passare sopra a tutto.
saltini e dossi in pista?
una figata!
Cacchio ma ha un pop ed una spinta bestia!!!

Lascia pure che io mi sia rannicchiato e preparato per spingere, lascia pure che ero fresco fisicamente.... ok, era il mio primo salto del giorno e le gambe erano riposate, ma la tavola e' schizzata in cielo...

Non ero pronto ad una cosa così, ora non voglio esagerare ma per essere una tavola piatta... quanto spinge!!!!

Dimenticavo gli attacchi, controllino ed era tutto apposto, stretti bene, sensibili e anch essi rigidini, fanno il loro lavoro da all mountain molto bene.

Arrivato a vedere l' arrivo dell' impianto Eisgrat, circa 300 metri, la pista sembra battuta o perlomeno e' regolare e comincio a dare gas. tavola dritta, qualche carvata lunga e dolce ..
Anche quì poche delusioni. tavola dura, flex medioduro ho visto che se vuoi fare della conduzione ti diverti e puoi andare quanto vuoi...
gran tenuta, nessun tentennamento, nessuna vibrazione....

Conclusioni Tavola:
Ci fai tutto, e' dura e ti stanca se non sei allenato, ma se hai potere nelle gambe e fiato , ci puoi macinare veramente tutto.
una all mountain con i controc...


Estetica particolare, gran parte del top e' trasparente e ti fa vedere tutto il bamboo di cui e' fatta.
l' altra parte e' verniciata con materiali biologici e degradabili talmente trasparenti che si intravede l'anima sotto.
forse il top e' un po' delicato ma io non ho collezionato nemmeno un segno anche se l' ho utilizzata per soli 2 giorni.

Attacchi:

Un po' ambigui all inizio, forse non troppo rifiniti nei dettagli, fanno dimenticare queste raffinatezze fino a quando non si capisce come funziona lo strap in punta:

Bisogna regolare lo strap alla caviglia in modo che quando e' molto stretto alla cavigia, quello in punta sia almeno un po' in tensione e per farlo bisogna tirare manualmente il millerighe dove c'e' il cavetto di collegamento dei due strap.

Una volta in pista e' tutto di una semplicità incredibile, si stringe lo strap alla caviglia puntando naturalmente l' altro sullo scarpone e si parte.

50 metri e si stringe definitivamente l' attacco che nel frattempo ha messo in tensione il cavetto che regola contemporaneamente i due fascioni.

La comodità sta anche all arrivo, si sgancia un solo cricchetto e nel togliere lo scarpone dall attacco si allenta immediatamente lo strap in punta.

Buon livello, simile moltissimo al cartel 2012, forse andrebbe curato un po di più nei particolari ed io cambierei lo strap in punta... valido ed efficace, blocca lo scarpone in modo assoluto, ma l' attacco si compra prima di usarlo ed anche l' occhio vuole la sua parte...




L
Bella rece Luca! Sembra davvero un ottimo legno!
Bravo bella rec Big Grin
Bravo boss!!!! Ottima recensione!!!
nice deck!! da provare. comè è confrontata alla slaybade? sono entrame camber zero? Good
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