(25-01-2011 09:45 AM)ciccio73 Ha scritto: Purtroppo spesso negli snowpark ,le regole vengono spesso disattese, soprattutto da parte di sciatori che poi si lamentano della maleducazione di noi snowboard.
Su al tonale la settimana scorsa era anarchia pura. gente che ti tagliava la strada quando già stavi sulla rampa o quasi o ti attraversava di fronte negli atterraggi. E poi dicono che i park sono pericolosi ......
Capisco perfettamente...
Nei giorni di massimo affollamento c'e' molta "anarchia", specialmente da parte dei bambini (sempre sciatori, visto che sotto i 16-17 anni lo snowboard e' raramente praticato).
Credo sia frutto dell'ignoranza: a parita' di livello, uno snowboarder cade molto di piu' di uno sciatore e quindi impara presto ad avere coscienza del fatto di quanto ci si possa far male in pista alle alte velocita', in uno snowpark, su un rail... figuriamoci se non si rende conto degli effetti di un urto violento contro un'altra persona!!
Chi scia, invece, puo' passare addirittura intere giornate senza neanche toccare la neve con il sedere o con le mani e, credo, acquisti una sicurezza e tranquillita' che mal si coniugano con le strutture (snowpark) in cui questa tranquillita' e leggerezza puo' causare guai (non e' raro sentire sciatori che raccontano di aver avuto distorsioni, fratturine, etc. addirittura cadendo da fermi!)
Amplifica il tutto a causa dell'enorme affollamento dei giorni festivi e il quadro e' completo.
Io non ce l'ho con gli sciatori: sono l'unico snowboarder di un gruppo di 3/4 persone che sciano... ma le persone che frequento sono sciatori provetti che ammettono anche loro le stesse cose che ho appena scritto.
Credo si debba avere pazienza e dimostrare che gli snowboarder non sono, come molti credono purtroppo, "cattivoni" incazzati che ce l'hanno con tutto e tutti.
Ricordo che molti anni fa, nello snowpark di Cervinia dove cominciavo a provare l'ebbrezza del "tubo", arrivo' Anja Paerson (nazionale svedese di sci) che si prendeva una pausa dagli allenamenti che la Svezia stava svolgendo in una pista riservata proprio lì accanto.
Allora pensavo solo a provare per la prima volta il pipe, ma notai che, nonostante la sua notorieta' e superiorita', si sedeva all'inizio del pipe in coda con noi altri (avete letto bene: si sedeva, esattamente come uno snowboarder!) e, prima di scendere, aspettava che chi la precedeva fosse ad una distanza di sicurezza in modo che in caso di caduta non gli sarebbe piovuta addosso.
Nel momento dell'entrata del pipe, si guardava bene attorno e alzando bene il braccio in alto rendeva noto che stava per buttarsi dentro.
Fu uno spettacolo: 360 e 720 fuori dal coping e handplants, senza bacchette, e grabbando gli sci.
Era evidente il senso di responsabilita' e comprensione che uno sciatore di quel livello aveva in testa...chissa' quante volte sara' caduta nella sua carriera...e a quei livelli ogni caduta deve essere davvero una bella botta.
Il messaggio piu' importante del video in questione e', probabilmente, proprio quello che dice:
"Respect gets respect" (Il rispetto ottiene rispetto).
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