Oh bella, finally lo Skip si è deciso a spiegare le vele! Ottimo son contenta per te!
Guarda, io sulla qualità delle tavole non posso stare a dirti molto visto che le poche cose che so le ho imparate da te e dagli altri utenti del foro, però probabilmente mi aspetto, nell'ambito di un marchio dallo stampo famigliare, che il tutto sia molto semplice da capire per quanto tecnico; poche complicazioni (camber a p, s, y, w , ali d'uccello e tonno pinne gialle...) e si va al sodo del discorso: la tavola mi deve far fare "questo" (che sia FR, Fs o pipe) senza stare a complicarmi la vita con mille tavole con diecimila tecnologie differenti... come dici spesso tu, l' old school è il meglio
(il mio discorso qui è stato un po' poco chiaro magari, ma penso a brand tipo rough, che ha quelle 4 tavole tra cui scegliere e di lì non si scappa).
Se poi vogliamo parlare della grafica... sai cosa piace a me, le tavole con grafiche stile Dungeons&Dragon che non si vedono molto comunemente in giro; certo è che non sono grafiche molto popolari, ma si fanno notare subito (almeno, io le noto subito tra le altre che sono secondo me, molto standardizzate).
Ecco, mi viene in mente un'altra cosa... le tavole da donna! Non so cosa voglia combinare tu, ma visto che ti piacciono le tipe gasate, magari prova a pensare se è il caso di mantenere un occhio di riguardo allo snowboard in "rosa"
Per essere vicino al proprio pubblico secondo me non ci vuole molto, basta rimanere quelli di sempre e continuare a vivere la propria passione senza trasformarla in puro e semplice marketing. Se non perdi di vista il tuo sentimento e quello che per te è lo snow, sei già un passo avanti nell'
essere considerato una persona normale, uno di quelli guidati dall'amore per quello che fanno; spesso l'imprenditore (anche nascente) viene considerato un fighetto pieno di soldi che vuole diventare il MR. Burton di turno, e viene automaticamente schifato dall'utente ultimo (non nascondo che - anche se in altri campi, diversi dallo snow- mi è capitato di pensare certe cose, ed è per questo che sono qui a scrivertele). Comunque secondo me basta poco per evitare che la gente pensi questo di te, rimanendo quello che sei e continuando a farti sentire come hai sempre fatto tramite foro, facebook e simili... sembrerà una cavolata, ma in un'epoca dove il web spopola tra giovani ed anziani, io stessa lo reputo di grande importanza (ti porto l'esempio di gente normalissima come Lollo Barbieri o altri riders, che accettano le richieste di amicizia di perfetti sconosciuti su facebook senza tirarsela perchè loro appaiono sulle copertine, ma vivendo la loro vita come hanno sempre fatto, e facendo capire senza nemmeno sforzarsi, che loro sono ragazzi come molti altri, guidati però da una passione enorme per ciò che fanno).
Un nome.... direi che anche se il brainstorming è la cosa più efficace al mondo, probabilmente sarebbe consigliabile tenerlo un minimo nascosto (anche se poi dipende forse dal lancio che vuoi dare all'azienda e dall'impatto che vuoi che il nome abbia sul pubblico). Io comunque lo vedrei bene come un qualcosa che possa ricondurre a te, e nel contempo al mondo dello snow come lo vedi tu (o come vuoi che lo vedano i tuoi clienti). Per quanto riguarda me, io vedo lo snowboard come una liberazione da ogni pensiero, un luogo dove rifugiarmi e sfogarmi da sola nei miei pensieri e con gli amici riders. Libertà è la mia parola chiave quando penso alla tavola
Spero di esserti stata utile e di non aver fatto troppi giri di parole!
Bella Skip!
ps.: Dopo aver letto le risposte altrui... in particolare quella di Raney, mi rendo conto di quanto siamo fatti l'uno per l'altra... due riders complementari (nel momento in cui scrivevo il post non c'erano ancora risposte)