(13-01-2016 06:41 PM)silver surfer Ha scritto: per lo sci di fondo devi considerare la doppia necessità scorrimento e tenuta per rilancio e le salite .
sì, sì.. leggevo che mettono diversi strati, di spessori "calcolati", di diverse scioline..
Ogni strato avrebbe effetto ottimale per una certa parte del percorso (piani, salite, discese, sprint finale..) ed e' deposto in maniera da consumarsi totalmente una volta terminato il tratto per il quale e' progettato !!
Pare che qualcuno abbia usato anche anche scioline "diverse" in punti diversi dello sci (!) e che nel 2011 la nazionale svedese (skiman italiano) abbia usato scioline al gallio.... quell'anno ottennero 7 medaglie d'oro in 8 gare!!
Curiosando sul web ho visto che in inglese chiamano "glide" le scioline fatte per dare scorrimento (pianura e discesa), mentre chiamano "klister" quelle che "ostacolano" lo scorrimento (salita)
Devo ammettere che, nella mia ignoranza, non immaginavo proprio che si arrivasse a una simile esasperazione
messagi uniti in automatico
(14-01-2016 12:31 AM)andreac Ha scritto: http://www.racewax.com/t-base-structure-theory.aspx
..che roba !!!
..e io che pensavo che la classica finitura "a pietra" che c'e' su gran parte delle tavole ora in commercio, fosse il top!!!
A me, snowboarder "della domenica", non mi cambia nulla ovviamente ... pero' leggere queste cose mi fa comunque capire quanta ignoranza ho su questi argomenti.