Suona il telefono.
Drpile: “...guarda che viene a prenderti Jacklumber.”
“Chiiiiiiiiiiii?????? Vabbeh, passami il numero che lo chiamo...”
Il sole è prossimo a calare. Siamo già un bel gruppetto nel giardino della Forst di Merano e già l'aria che si respira promette un weekend divertente. Dopo aver conosciuto Jack che mi ha accompagnato fin qui, conosco e rivedo volentieri altri rider che popolano il forum alla quale finalmente assegno un volto ai nickname.
Birra, bretzel e patatine.
Scende la neve ed è freddo. Una sbarra al 22° tornante ci impedisce di arrivare alla nostra destinazione, una frana ha deciso proprio questo pomeriggio di bloccare la strada. Il nostro umore è a dir poco nero.
Si torna indietro e si devia per un passo che sconfina in Svizzera. Dopo numerosi chilometri di strada stretta, tornanti, lavori in corso, strada sterrata, ponte tibetano, finalmente arriviamo a 3 km dallo Stelvio che la macchina non avanza più.
Catene montate a tempo di record (merito della birra ancora in corpo) finalmente a mezzanotte vediamo il Pirovano. Festa!
Conosciamo altri, sistemiamo le tavole per l'indomani e tutti a nanna (per chi riesce a dormire).
Sveglia presto. Steve si alza dal letto, va verso la finestra e di scatto apre la tenda: “Aaaaarghhhh!” Esclamazione dovuta all'esposizione improvvisa alla luce, o per tutto quel bendidio di neve che ci aspetta fuori?
A colazione ci si presenta tutti e dopo gli ultimi preparativi siamo pronti per spaccare tutto.
C'è così tanta voglia di surfare che nel giro di un paio d'ore abbiamo macinato tutta la fresca del comprensorio. Il cielo si è aperto ed ora c'è il sole, ogni tanto qualche sventata alza i granelli che ti piallano la faccia, ma questo non basta a fermarci, neanche il tanto temuto skilift.
Sosta al bar.
Cosa bevi? Birra? Due birre... Spritz... due, tre. Quanti spritz?
La barista apre una bottiglia di spumante.
Tutti: Evviva!
Una voce dal fondo: Nuda!
Nuda?
Barista allibita e tutti giù a ridere.
Dopo una sigaretta e qualche palla di neve si ritorna all'arrembaggio.
La tentazione per la neve è cosi forte che ci fa fare cose al limite dell'assurdo, come restare impiantati in mezzo al nulla...
perdere (e ritrovare) portafogli e cellulare,
beccare l'unico sasso del comprensorio segnando la soletta per tutta la lunghezza della tavola con un solco preoccupante.
(nessuna foto per non turbare il pubblico, sarebbero immagini troppo crude e angosciose)
Pomeriggio, stanchi morti, un po' di relax tra piscina (freddissima!), idromassaggio e bagno turco.
Bagno turco.
“No ragazzi, no. Basta. Non aprire più.”
“Okay okay”.
Qualcuno apre il rubinetto a menetta, qualcun'altro mette il dito all'estremità del tubo.
In meno di un secondo l'acqua gelida schizza ovunque.
Impossibile non bagnarsi, siamo 5 persone in 2 metri quadrati.
“Nooo, avevo detto basta!”
“Cosa dirà Franco Nero*?”
“Franco è incaz to nero”
(*per chi non lo conoscesse, il soggetto qui denominato “Franco Nero” è un componente del personale dell'albergo, un personaggio tra Michael Duncan e Carlton Banks).
Non voglio approfondire il capitolo “periscopio dell'idromassaggio”.
Aperitivo, cena, dopo cena, dopo dopo cena e così via... fino a ritrovarsi sui divanetti mezzi ubriachi.
"Non ce la faccio più, a questa altitudine l'alcool non lo reggo.”
Mi sdraio sul letto.
Dal corridoio s'innalza un canto...
“Ooooh... culo di bambùù... se lo vuoi anche tuu... la la la la laa...”
E' mezzanotte passata, il canto continua, continua, continua... io immobile penso: “Se non ci sbattono fuori oggi...”
Il canto d'improvviso si ferma e sento dei rumori... come se qualcuno venisse pestato (ma senza alcun lamento).
Immagino: “Ecco, sono arrivati i tedeschi!”
Poi torna tutto alla normalità, tutti tornano a cantare ed io mi addormento.
Oggi è domenica. Ci si sveglia già stanchi e di certo le nuvole sopra di noi non aiutano. Colazione e poi fuori a conoscere gli scimmiati di Bergamo e dintorni arrivati col pullmino.
Presentazioni, quattro chiacchere e poi via di nuovo.
Nella zona alta del comprensorio la visibilità è scarsa e nonostante questa notte abbia nevicato, la neve non è così divertente come ieri. Anzi. La luce non ti fa distinguere la pista dal resto.
Ma noi, gli inarrestabili rider di MG, non molliamo di fronte a nulla e surfiamo come se niente fosse, sempre con lo stesso spirito goliardico.
La mattinata vola. Ci si spara un fuoripista dietro l'altro, senza sosta. Ci si perde, ci si ritrova... in tutti i casi non mi ritrovo mai da solo. E' proprio una gran figata!
Poi sul più bello giunge la fine.
Rimane giusto il tempo per una foto di gruppo insieme ad un ciclista
MA sotto l'attento sguardo dell'occhio che ci osserva dall'alto.
E' ora di pranzo, già mi mancano tutti. Tra poco dovrò recuperare tutti i miei bagagli (accontentando finalmente le pazientissime cameriere) per ritornare laggiù, dove c'è la città, dove c'è l'estate.
Reception dell'albergo.
“Eccomi qua, mi sa che è arrivata ora di pagare... stanza 222”
“Ah, tu sei... sì. Ecco, ti chiedo un po' di pazienza perché abbiamo un problema con il tuo conto.”
Rimango di stucco, spero solo che non siano problemi finanziari!
Una fila interminabile d'auto. Caldo. Seduto in macchina per ore. La strada verso casa è ancora lunga. Per fortuna una tappa da Zenith con una bella birra fresca ci rigenera e per un secondo ci fa dimenticare il rientro. Ecco, già vedo la “Super-Flyboy's mom” che viene a prendermi per ricondurmi là, alla vita quotidiana fatta di lavoro, televisione, computer...
No, non voglio tornare non voglio, stavo così bene lassù, solo natura amici e snow. Ne voglio ancora, ancora...
Ah, quanto mi mancheranno questi giorni!
Ovviamente per questo weekend voglio ringraziare tutti, di MG e non, non voglio fare nomi perché sicuramente dimenticherei qualcuno, però oggi, a distanza di due settimane devo ringraziare due volte Stevesartori perché in questi giorni mi è successo un fatto apparentemente insignificante: dopo aver perscorso un tratto in autostrada mi si è fermata la macchina. Per fortuna quel venerdì 30 maggio Steve si è reso disponibile per portarmi su (anche se poi all'ultimissimo è venuto Jack), se non lo fosse stato molto probabilmente non sarei arrivato più in su di Bolzano, mi sarei perso tutto questo e a quest'ora starei ancora piangendo.
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...voi direte: e il video?
Dato che il video lo ha montato Fdineve è giusto che lo posti lui, questione di pochissimo tempo.