RE: Temperature e neve
Mi permetto di approfondire la questione accennata da Sean poiche' posseggo diversa letteratura su neve, valanghe e dinamiche connesse e credo che la cosa possa interessare a molti:
La neve e' formata da "fiocchi" a simmetria esagonale (esagonale perche' e' l'unica forma chiusa con perimetro minimo che si puo' ottenere con gli atomi H-O-H disposti a 104,45° come e' normalmente nell'acqua) con tutta una serie di rami, rametti e ramificazioni varie che si formano durante il viaggio di caduta e che rendono i fiocchi di forma molto articolata e sempre diversa.
Queste ramificazioni fanno in modo che i fiocchi di neve appena caduti si incastrino tra loro senza potersi compattare perche' in mezzo a questa infinita' di rametti rimane dentro moltissima aria (pensate a quando potate gli alberi.. se i rami sono molto articolati e pieni di rametti secondari quando li posate a terra uno sull'altro essi non si compatteranno ma occuperanno molto volume e nello spazio interno ci sara' molto spazio vuoto).
L'aria imprigionata tra i fiocchi appena caduti e' la responsabile della sua consistenza "polverosa" che tanto amiamo e ricerchiamo..
Questo magico stato di cose, pero', ha vita breve.. i rametti di cui sopra, anche se non fa caldo (attenzione: non sole, ma caldo), sono delicatissimi e il solo peso del manto fatto di questi fiocchi leggerissimi e' sufficiente a romperli e a compattare il manto abbassandolo.
Le guide alpine e i vecchi maestri di sci parlano, benche' approssimata, della "regola del 10": un manto di neve alto un metro, alla temperatura di -10° si compatta di circa 10 cm. in 10 ore.
Questa neve e' ancora polverosa o comunque neve fresca e incredibilmente piacevole da surfare.
Mano che passa il tempo e la neve viene surfata o patisce il caldo o l'umidita', i rametti si rompono e sciolgono ancora di piu'... finche' non scompaiono del tutto lasciando solo il nucleo del fiocco che e' una pallina piu' o meno sferica fatta di ghiaccio.
Quando un gatto batte le piste, ad esempio, non fa altro che distruggere in piu' possibille le ramificazioni, espellere l'aria e compattare quindi i nuclei di ghiaccio formando un manto molto "serrato" e solido (nel nostro paragone con la potatura dei rami, e' come se con i piedi li si pestasse per cercare di romperli e compattarli di piu')
La neve polverosa e' comunque difficilmente compattabile nelle prime 24 ore... i gattisti di esperienza sanno che e' inutile battere le piste se la neve, appena caduta, non si e' un po' assestata da sola rompendo spontaneamente i suoi rametti e perdendo gran parte dell'aria che vi e' intrappolata dentro, cosi' come i bambini sanno che e' difficilissimo riuscire a fare una palla di neve con la neve fresca appena caduta... ne prendi un quintale in mano ma la palla che ottieni e' piccolissima!
Inoltre, le condizioni climatiche collaborano o ostacolano la distruzione spontanea dei rametti:
- il freddo intenso conserva la struttura delle ramificazioni e fa in modo che l'aria rimanga il piu' possibile intrappolata regalando diverse giornate consecutive di neve fresca
- il sole non sortisce praticamente alcun effetto sul manto nevoso (a patto che le temperature dell'aria rimangano fredde come sta accadendo in questi giorni). La neve ha un albedo (cioe' la % di radiazione solare che viene riflessa e che non collabora quindi al suo riscaldamento) pari a quasi il 98% . Quindi di tutto il sole che colpisce il manto, solo il 2% penetra dentro e la scalda.
- il caldo e' il nemico n° 1 dei fiocchi de neve e delle loro ramificazioni poiche' le fonde facilmente
- l'umidita' e', invece, il nemico n°2 ... il vapore acqueo condensa sulla superficie nevosa cedendo il suo calore latente e riscaldando la neve fondendola pian piano.. qualcuno avra' fatto caso che anche se non fa troppo caldo, la nebbia ha pero' la capacita' di rendere "pesante" e non piu' farinosa la neve.
La risposta al quesito di Fly e' quindi che, per mantenere la neve fresca, c'e' bisogno assoluto di freddo intenso e clima secco e non umido come sta' accadendo ora nel nord Italia.
In queste condizioni, la neve non puo' fondere ne' puo' vedere completamente distrutte tutte le sue ramificazioni... anche qui a Bergamo, dove non nevica da una settimana ormai, ci sono zone non calpestate in cui la neve sembra ancora fresca e impalpabile!
Quando invece, come dice Fly, la neve si congelava, questo accadeva perche' le condizioni meteo erano tali da aver prima fatto fondere parte dei delicati rametti tra i fiocchi (temperatura non davvero bassa e di pochissimo sotto lo zero, clima umido e non secco che "bagnava" la neve) cosicche' il vero freddo seguente ha potuto far ricongelare questo sottile strato fuso, dando quell'impressione di neve ghiacciata.
E' lo stesso fenomeno che accade quando ci si trova a surfare fuori pista sulla neve sì fresca, ma coperta da uno strato superficiale di neve ghiacciata (la cosiddetta "crosta")... e' un primo strato che si e' fuso per colpa del "caldo" e dell'umidita' e che si e' poi ghiacciata ad opera del gelo (ad esempio notturno).
Ciao.
Carlo
"Water evaporates. Clouds form. Life begins.
A snowstorm atop high peaks falls heavy, settles, melts, flows through tributaries, streams into rivers, finds the sea and returns to the air.
This process we follow, this cycle we ride."
B. Iguchi in "The Fourth Phase"
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-02-2012 02:52 PM da fdineve.)
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