(31-12-2011 01:27 PM)Facciasalva83 Ha scritto: Grazie mille
effettivamente ho eseguito molto fuori pista e poi soprattutto nel bosco discricarsi tra gli alberi .....!
per il problema al piede ho visto una discussione apposita nel forum molto esplicativa ed a dire la verità e il mio stesso identico problema!
ho trovato molta difficolta a curvare soprattutto tra gli alberi dove ovviamente la velocità e sempre molto bassa e ho trovato un po di difficoltà sai spiegarmi se puo dipendere dalla mia configurazione di tavola come esplicata prima?
grazie
Per il male alla parte esterna del piede anteriore c'e' una gigantesca discussione, risalente ad un anno fa circa, in cui, alla fine, uscirono due motivazioni fondamentali:
1) ginocchio varo (cioe' l'attitudine a stare con le ginocchia che formano una specie di O con i piedi che poggiano sull'esterno anziche' con tutta la pianta). Ti accorgi di questo se esaminando le scarpe che porti quitidianamente vedi che i talloni sono consumati solo sull'esterno.
Quando piedi e ginocchia eseguono attitivita' pesanti e con scarponi spesso non comodissimi (tipo quelli da snowboard) la sollecitazione diventa piu' severa e dolorosa. Il dolore compare sempre sul piede anteriore che e' quello con cui, alla fine, si direziona la tavola con maggior enfasi, specie nei momenti critici in cui l'assetto del corpo e' compromesso.
2) postura di surfata errata, con le spalle girate verso la direzione del moto anziche' parallelamente alle lamine. E' la postura canonica nell'hard, in cui la direzionalita' dei piedi richiede spalle anch'esse direzionate.
Girare le spalle verso il senso del moto con il soft, specie col "moderno" duck-stance, obbliga il piede anteriore a girare anch'esso picchiando con la parte esterna per metterlo in maniera piu' "direzionale", come a voler aumentare l'angolo dell'attacco anteriore.
A me capita palesemente quando risalgo con gli skilift.
Spesso si tratta di entrambe le cose insieme... il ginocchio varo e' molto diffuso, specie negli uomini, seppure in maniera non esagerata e la postura con spalle direzionate in avanti e' comune a chi non ha iniziato con il maestro (io sono uno di quelli
).
I rimedi sono essenzialmente:
a) aumentare l'angolo dell'attacco anteriore (io ho duvuto portarlo a +21 per non avere quasi piu' nessun dolore). Si tratta di un palliativo, poiche' secondo me si dovrebbe ovviare a errori di postura correggendo quest'ultima e non sconvolgendo il setup....
b) cominciare a curare l'assetto delle spalle, imparando a tenerle in linea con la tavola, con gambe leggermente flesse, il sedere in dentro allineato con il resto del corpo sulla tavola.
E' la cosa piu' difficile e che richiede inizialmente molta concentrazione specie quando si gira fra gli alberi dove gli assetti vengono "sconvolti" dalla situazione contingente.
c) usare gli appositi spessori (cantbeds) per la regolazione del canting (c'e' un'apposita discussione intitolata "cantbed e footbed").
Un ultimo "consiglio" potrebbe essere quello di scendere fra alberi piu' radi in modo da poter raggiungere velocita' piu' elevate e godere di una surfata piu' lieve e meno stressante per il corpo.
Si dovrebbe poi cercare di non passare troppo vicino ai tronchi delle grosse conifere dove, a causa del folto e fitto fogliame, la neve cade in modo meno massiccio, causando dei "pozzi" in prossimita' dei tronchi nei quali si puo' "cadere" rimanendo infossati o, comunque, costretti a rallentare molto l'andatura.
Perdere velocita' fra gli alberi e' abbastanza comune... ci si deve spesso rendere conto di cosa' c'e' attorno per scegliere le traiettorie migliori, gli ostacoli possono non essere sempre chiari o facili da capire con una breve occhiata e la neve fresca non perdona... se rallenti o se il pendìo non ti consente facili accelerazioni ci si ferma con facilita'.