Stavate parlando di meee?
Premetto che quello che scriverò qui è il frutto dell'esperienza in falegnameria, io non ho la più pallida idea di come si facciano le tavole da snow.
Il discorso è mooolto ma mooooolto più complicato di quanto possa sembrare.
Ricollegandomi al discorso nell'altra discussione, la tavola ha uno spessore di poco più di 1cm e per questo dubito che sia costruita con uno strato unico perché, se così fosse, al primo salto sul rail "50-50" ti ritroveresti ai piedi un paio di sci.
Se invece così fosse, il legno dovrebbe essere un listellare (ovvero composto da tante strisce di legno di 5-6cm incollate insieme) perché se il pezzo fosse unico, alla prima infiltrazione d'acqua il legno s'imbarca e, se ti va bene, hai un simil TBT... ma comunque ha la stessa tenuta dell'esempio sopra (ah dimenticavo... il legno dev'essere senza nodi).
A meno che non ci sia un rinforzo trasversale che oltre che evitare l'imbarcamento evita che la tavola possa spezzarsi, questo potrebbe essere plausibile.
Comunque secondo me sono fatte a sandwich (praticamente come un compensato) e chissà quali materiali ci mettono in mezzo. La genialità del compensato è che le fibre vengono incollate trasversalmente tra uno strato e l'altro e quindi riesce ad avere in uno spessore piccolo molta più resistenza e limitazione di imbarcamento mantenendo comunque un peso limitato.
In quanto alla curvatura a vapore o in acqua calda... io in più di 10 anni non ho mai visto niente del genere, ma "le cose tonde" le facevamo lo stesso.
E' lo stesso principio del compensato: si tagliano tante strisce dello spessore di 3 o 4mm, se necessario le si bagnano con acqua possibilmente calda, le si incollano tra loro (non necessariamente con vene incrociate) su una sagoma. Quando la colla è asciutta hai un pezzo di legno curvo.
E' probabile che per le tavole usino questo procedimento, probabilmente con una particolare colla perché penso che la famosa tavola della foto di Sochi altrimenti si sarebbe rotta.
Poi appunto si parlava di materiali, effettivamente bisognerebbe vedere quanto siano elastici i legni, se ci metti sotto il rovere è molto resistente ma col cavolo che lo pieghi!
Consultando un vecchio catalogo della Nitro ho visto che viene usato proprio il pioppo e, in alcuni casi, inserti in faggio all'altezza delle boccole, quindi partirei da lì o comunque da legni con lo stesso grado di durezza.
Infine penso che tutti noi sappiamo cosa succede al legno nudo e crudo a contatto con l'acqua: s'imbarca, si apre, si crepa, si gonfia, ecc...
Quindi il tutto deve essere come minimo verniciato o passato in una resina (non so che effetto possa fare) ed evitare qualsiasi contatto con l'acqua (e la neve non è fatta di vino
). Poi bisognerebbe verificare lo "scivolamento"... su questo non saprei proprio che dire.