Bella! Sono un fan di Yes. io, fin dal primo anno di esistenza (ovvero il 2009
).
La storia è questa...
C'era una volta (volevo troppo cominciarla così
) il team Uni...Inc. Questo team era composto da pro rider sponsorizzati Burton che svolgevano però un lavoro "a parte" sulle proprie tavole, che erano studiate e create appositamente da/per loro, senza un particolare investimento di marketing e con una relativa indipendenza. Così è stato fino al 2009, anno dell'ultima tavola Burton Un...Inc, considerata tuttora una delle tavole migliori di tutti i tempi. Purtroppo (o per fortuna) per qualche strano motivo (ci sono teorie, ma non sto qui a spiegarle) Burton decide di non rinnovare il contratto con questi pro rider e li costringe a cercarsi un nuovo sponsor..a tutti tranne uno, uno dei pipe rider migliori in circolazione, ovvero Danny Davis, che sviluppa con la grande B il suo nuovo pro model, la Easy Livin. Dei rider del vecchio team, uno di loro si dedica totalmente ad un brand già esistente, portandolo nel mondo delle tavole da snow da quello dell'abbigliamento...sto parlando di Gigi Ruf e di Volcom.
I 3 rider rimanenti dei 5 iniziali, ovvero JP Solberg, Romain de Marchi e DCP, decidono di creare un proprio marchio, inizialmente anti-commerciale e anti-conformista, chiamandolo Yes We Can (le prime tavole cominciano a vedersi già nei primi mesi del 2009) e appoggiandosi ad una delle migliori industrie di produzione di tavole di sempre, ovvero Nidecker. Insieme a quest'ultima, nell'autunno del 2009 cambiano il nome nel più semplice e incisivo Yes. (attenzione, il punto è importante!) e lanciano sul mercato (ad un prezzo decisamente contenuto) 5 tavole...o meglio, un modello di tavola in 5 misure (49, 54, 56.5, 59 e 61, ognuna con un flex diverso, come lo erano le Uni...Inc) che non viene appoggiato da nessuna spinta di marketing, ma viene solamente mandato in test alle più importanti riviste/siti di snowboard mondiali. Di queste tavole ne esistono poche al mondo e per mia fortuna io ne posseggo una, chissà che non varranno qualcosa tra un po' di anni
. Cmq...appoggiatisi a Nidecker, decidono di mettere nelle loro tavole una tecnologia che il brand svizzero stava testando già da un paio d'anni, il CamRock. Questa tecnologia è semplicemente un tipo di camber, che prevede un micro-ponte più rigido tra gli attacchi e un bel rocker dagli inserti verso le punte, relativamente più morbide. Insomma...le tavole fanno talmente tanto scalpore, soprattutto per le grafiche essenziali ma contemporaneamente molto incisive, che Yes. diventa uno dei marchi più conosciuti sul mercato e permette a Nidecker di rilanciarsi come grande nel mondo dello Snow. La seconda stagione aggiungono all'unico modello della prima (rinominato Typo), 3 nuovi modelli, uno a camber classico (Basic), uno CamRock però con materiali migliori e più rigido (GDOH) e uno con CamRock direzionale da freeride (Optimistic). Il successo è ancora in crescita, così per l'anno prossimo aggiungono altri modelli e nuovi materiali migliori, sopprimendo l'unico difetto trovato a queste tavole, ovvero il peso, e aggiungendo inserti in carbonio, kevlar, solette ultra-sinterizzate, ecc...
Una news dell'ultimo momento mi dice addirittura che siccome il CamRock ha avuto molto successo, non si troveranno (almeno, non in italia) tavole Yes. a camber classico, ma solo CamRock (
).
Ora...ci sarebbe la mia recensione sulla Yes. del 2010 nella zona recensioni, ma vi butto un paio di righe su come funziona il CamRock made in Nidecker:
Come detto prima, si tratta di un micro camber tra gli attacchi, che non si annulla col peso del rider come il normale camber, ma rimane sempre attivo, garantendo stabilità ed entrando in funzione quando ce n'è più bisogno, ovvero nelle carvate in conduzione e nell'ollie, dando un'ottima tenuta e un ottimo pop. Dopo gli inserti (sotto cui è piatto per qualche cm) inizia un bel rocker, che alza le punte dalla neve, rendendo la tavola una bomba in fuoripista, facilissima da pressare e molto "forgiving" alzando i punti di contatto per evitare i controlamina e dando un feeling simile al rocker, ma decisamente più stabile. Abbinato tutto questo ad un flex medio o medio-rigido si ha una tavola a 360 imbattibile! Sottolineando che si parla di tavole twin pure (a parte i modelli da Freeride) sono ottime in conduzione, ottime in fresca, ottime nei ground tricks e ottime pure in park, a patto di non prenderle troppo corte perché questo tipo di camber accorcia tantissimo il feeling della tavola, sembra di girare con una tavola cortissima alle basse velocità, ma che diventa stabile presa velocità e appoggiata tutta la lamina sulla neve.
Ecco...questo è più o meno tutto... se avete domande, rispondo volentieri