Finalmente ho avuto l'occasione di provare la nuova Ply per due giorni sulle nevi (ahimè poche, rispetto ad altra annate più ricche di pow) di Madonna di Campiglio. Premetto che non ho preso la tavola a “scatola chiusa” ma sapevo già bene o male a cosa andavo incontro, dato che avevo provato la 153 nella versione tester l'anno scorso, anche se poi ho optato per la 150 (e tre centimentri, come sapente, in uno snow si sentono tutti).
Innanzitutto devo dire che, come suggerito dal nome, è proprio un bel giocattolino. Twin puro, ormai da diversi anni nel repertorio DC assieme a Mega e Pbj. Diverse review di siti americani la danno come tavola da park - all mountain freestyle ma in questo caso devo dissentire avendola trovata molto più simile ad una tavola da jibbing e rail (e ovviamente da park) e meno da all around board.
L'ho provata in pista e in park, purtroppo non c'erano le condizioni per un po' di neve fresca ma con un 150 twin tip sotto i piedi per la powder la vedo comunque dura. L'attacco usato è il classico Union Force ultimo modello ma che ormai Union fa da dodici anni ed è una garanzia un pò come i film di Bud Spencer e Terence Hill su rete4 quando dalle altri parti non c'è un tubo da vedere.
Flex: è molto reattiva e ha un buonissimo pop. Il fatto che poi sia leggerissima facilita molto in tutti i tipi di salto, nel raccoglimento delle gambe, nei grab e nello stacco sui jump.
Stabilità: con questo camber classico al centro e piatto vicino agli attacchi è molto stabile sia in pista sia sulle strutture. Avendo optato per la 150 è ovvio che sui lastroni ghiacciati in ombra un po' slamina e ti scappa via ma siamo proprio all'estremo. Su tutti i tipi di pista tiene bene senza sbacchettare e da molto sostegno senza stancare le gambe.
Park – jump, rail e box: dicono che sia il suo habitat naturale e confermo. In fase di stacco è precisa, facile da girare (anche se io oltre a 180 sui medi e qualche 360 su salti easy non vado). Sui landing è quasi difficile cadere perchè corregge molto, anche se si va in over-rotazione si arriva un po' storti. Rail e box si agganciano senza problemi e le lamine non si sentono, direi che è più da jibbing-rail questa Ply che non la Stairmaster, che di fatto era nata per quello, ma ci sono comunque affezionato e la userò ancora.
Press e flat tricks: il flex è di quelli medi e garantisce reattività ma al tempo stesso molta maneggevolezza nei tail e nose press e nei 180-360, hand plant e salti a bordo pista.
Carving: tavola molto facile e fluida da condurre, precisa. Non so che tipo di lamine le abbiano messo ma è impossibile incappare in contro-lamina. I cambi sono rapidi e concatenare le curve è un piacere anche perchè la soletta, pur essendo estrusa, è abbastanza veloce rispetto ad altre extruded base. L'ho trovata super facile in switch, anche su tratti ripidi o jump dove con altre tavole non ero molto sicuro nell'avventurarmi con “l'altro piede”con questa sembra tutto un pò più facile. Ricordo che la test DC Mega era ancora più rapida nei cambi ma si sentiva di più sulle gambe, ecco perchè poi ho optato per la Ply.
Difetti: il top sheet e i fianchetti, ad occhio, mi sembrano molto delicati, quindi botte e colpi sulle seggiovie si sentiranno (e noteranno) molto più che su altre tavole, ma è il prezzo da pagare per la sua leggerezza. Purtroppo non mi sembra molto all-around come la descrivono sui siti americani, o meglio, magari andando sulle versioni 156 o 159 si può avere una buona all mountain, adatta anche alla fresca, ma avrei comunque qualche dubbio sul galleggiamento. Per il resto gran bel rapporto qualità prezzo e una grafica stile “marble wall” che la rende simile ad un'opera futurista.
In sintesi. PRO: leggerissima, molto maneggevole e divertente in park, buona in pista e con un ottimo pop. CONTRO: top delicato e non molto adatta a neve fresca e fuori pista.
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