Il thread di quando ti sembra di avere imparato e invece ti rendi conto che 6 scarso
Il thread di quando ti sembra di avere imparato e invece ti rendi conto che sei ancora a zero..
Ieri ho beccato una giornata strana, ne venivo da un paio di uscite in cui avevo preso confidenza con la tavola nuova e mi sentivo abbastanza sicuro, e improvvisamente mi sono reso conto di avere ancora un milione di cose da imparare.
Mi riprometto sempre di prendere un maestro ma poi, vuoi per il costo non indifferente, vuoi perché magari sono con amici e preferisco passare una giornata con loro invece che con il maestro, etc, alla fine non lo faccio mai.
In questo thread scrivo alcune impressioni avute ieri, ben conscio che avrò bisogno di sottoporle al maestro per farmi vedere fisicamente e magari correggere tutta una serie di errori derivanti dall’ “autodidattismo”, però mi piacerebbe condividere con voi le mie impressioni anche per cercare magari qualche punto su cui focalizzarmi.
Punto 1 – la nebbia, fottuta bastarda
La nebbia ieri è riuscita a rovinarmi una giornata potenzialmente stupenda. Neve appena caduta, piste scarsamente battute, almeno 30 centimetri di fresca in pista, 1 metro fuori. Giornata ideale se non fosse che….non si vedeva a 5 metri…
Conseguente blocco psicologico, incapacità di trovare la pista, un paio di fuoripista non voluti (con conseguente slacciamento di attacchi e scarpinata per risalire in pista…e successiva paura di ri-finire in punti non voluti (tutto ciò su piste poco conosciute quindi non sapevo bene cosa c’era ai bordi).
Sono passato sulle piste più conosciute e più facili, ma qui c’erano parecchi principianti che andavano più lenti e la cosa mi creava qualche preoccupazione (della serie: dove passo per superarli considerato che non vedo una mazza ?)
La cosa che mi fa incazzare è che il mio compare, con alle spalle la metà delle mie ore di tavola, andava come un treno senza problemi pur non vedendo un ca**o come me…
Punto 2 – la “labirintite”??
Secondo me dovuta alla nebbia….sensazione strana, mai avuta. In pratica avevo la sensazione di perdita di equilibrio anche da fermo in piedi a tavola slacciata, con difficoltà di respirazione apparente (come se mi avessero portato a 7000 m di quota). Mai successo anche su piste molto più in quota.
Risultato dei punti 1 e 2: incapacità totale di portare il peso in basso, sensazione di scazzo più che di paura (come quando prendi 8 gol nei primi 5 minuti e non vedi l’ora di tornare negli spogliatoi). Culo indietro.
Punto 3: il culo indietro.
Mi è capitato un paio di volte di beccare un saltello che non avevo visto (ovviamente) e ricadere solo su un piede( caso strano quello posteriore) . La banana si flette perché scarica davanti e gira su se stessa fino a tornare verso l’alto. Errore da novellino del secondo giorno. Eppure non ce la facevo proprio a caricare davanti.
Punto 4 la postura.
Una merda. Una merda. Una merda. A parte il culo indietro che secondo me è più psicologico che altro, mi sono reso conto che sulla serpentina veloce (per quanto possa essere veloce, a me lo sembra, parliamo ci circa 40-45 all’ora misurati col gps) praticamente tendo a girare la tavola di fianchi, mantenendo le spalle ferme. Questa cosa ieri era ulteriormente acuita dal fatto di non vedere una sega e quindi di avere sempre il busto ruotato verso il basso per cercare di carpire il massimo della spazialità, per cui a volte mi trovavo con la tavola in front e il busto ruotato verso il basso.
Una merda. Sono convinto che derivi dall’impostazione autodidatta, perché ho imparato a fare le curve ruotando la tavola di forza (siccome nessuno mi ha spiegato qual’era la tecnica). Infatti il mio compare dice che quando ruoto la tavola ruoto il busto al cntrario di quello che dovrebbe essere.
La cosa buffa è che lui ha cominciato con le mie dritte, sulla base delle cose che ho letto milioni di volte e che ho visto fare (la teoria la conosco benissimo) e infatti scende da dio, molto meglio di me che ho il doppio di ore sciate.
Punto 5 la sciolina.
Quando ho portato a fare le lamine alla banana, il ragazzo mi ha detto che non era necessario sciolinarla.
Risultato: il mio compare, con la sua hostile spyder 148 (fate conto che lui è 90 chili) va a 52 km/h come un treno. Io con la banana ieri non riuscivo a fare più di 35 km/h.
Ho già ordinato la sciolina del DON e in settimana la faccio.
ca**o, tra l’altro, di tutti i difetti che ho, l’unica cosa che so fare bene è il pianetto (a tavola piatta di solito filo come un treno, con postura piuttosto corretta e senza contro lamina. Faccio meglio il piattone che le curve, contrariamente a quanto succede a tanta gente.
Scioliniamo e vediamo..
Punto 6..la banana.
Ammetto che questa tavola non mi ha ancora convinto del tutto.
La trovo un buon compromesso ma devo usarla ancora un po’ per capire se è veramente quello che cercavo.
Prima cosa: non la trovo molto più maneggevole della vecchia mondolè, pur essendo 4 centimetri più corta. Secondo me una tavola wide è pur sempre una tavola wide, cioè un autotreno da girare. Sicuramente la mia tecnica fa schifo, però una tavola stretta ha il cambio lamina più veloce.
Purtroppo il piedone è quello che è, per cui non posso fare altrimenti
Il magnetraction…mah..va..però non mi da questa sensazione di tenuta della madonna. Diciamo che probabilmente compensa un po’ la mancanza del camber ma ad oggi non mi ha fatto impazzire.
La tavola non mi pare morbidissima (se provi un ollie devi avere buone gambe e buon equilibrio per riuscirci). Eppure nei saltelli a volte sembra piegarsi con una facilità estrema, anche troppo. Vedi in quei momenti in cui sono atterrato più sul posteriore e la banana si è sbananata ( ) e si è messa a girare da sola..
La cosa veramente figa è che è impossibile prendere contro lamina. Davvero impossibile. Mi ha perdonato errori che con la vecchia tavola sarei volato 30 metri più in la..Mai preso un contro lamina.
Detto questo, al momento devo dare ragione ad Aricost. Credo di avere capito cosa intende con “gnucca” e credo di avere anche capito cosa intende quando dice che bisognerebbe cominciare con un camber, prendere cartelle finchè non impari , e poi continuare con un camber
Il fatto è che il non fare mai contro lamina è molto apprezzabile e non so se tornerei indietro. Ma d’altro canto sto ragionando sul fatto che il perdonare gli errori vuol dire spesso portarsi dietro gli errori.
In realtà il problema secondo me sta tutto nel saperci andare. Se uno sa andare va anche su un asse da stiro (vedi il mio amico che pur non essendo un fenomeno ha imparato più velocemente di me e va su una tavola di merda che piu di merda non si può, sottodimensionata, con attacchi modello ciaspole).
Punto 7 - La fresca
Quando si è leggermente diradata la nebbia, mi sono sparato qualche centinaio di metri in fresca.
Che figata. Di tutte le cazzate che faccio, questa è una delle cose che mi riesce meglio.
Tavola larga = buona portanza. Poi la fresca è la morte della banana. Qui davo le fave al mio compare .
La cosa che mi frena un po’ è …udite udite…mi fanno paura le valanghe..ho sempre un po’ di timore che venga giù tutto, anche se poi in realtà la fresca che faccio è la parte non battuta tra una pista e l’altra. Quindi niente cime innevate e ciaspolate infinite o slalom in mezzo agli alberi.
Sono l’unico idiota che si pone questo problema (ergo: rischio praticamente inesistente) oppure è un discorso serio?
Però..che figata surfare sulla neve vergine. Qui non ho paura a lanciarmi anche da pendii pendentissimi.
Sunto della cosa: devo mettermi in testa di mettere a budget almeno un centinaio di euro di maestro.
Però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate delle mie valutazioni.
Ciao
Jack
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Direttore generale divisione Gas Chimici & Flatulenze
SOMARO ESSEPIA
Mietitore ufficiale di quadrilamina dimmedda
Lib Tech Skate Banana + Flux DS30 SDR
Ride Buckwild + Ride Capo
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