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Versione completa: Nuova tavola e regolazione dello stance e degli angoli degli attacchi
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Buongiorno a tutti! Per molti anni ho girato con una Burton Process V-rocker.
Ho acquistato recentemente (grazie Cabana) una Ride Highlife Ul 158 cm e dopo aver fatto una uscita, mi sono reso conto che riportare le regolazioni della precedente tavola non è sufficiente... Ho la sensazione che la tavola possa migliorare ancora di più!
Arrivando dunque alle regolazioni: io sono alto 173 cm e la mia pratica esula dal freestyle. Amo la discesa tecnica (crossover, cross under, conduzione, etc.) e la discesa in neve fresca (la tavola ha già un lieve setback). Ogni tanto utilizzo l'andatura fackie, quindi vorrei rinunciare ad un forward stance (utilizzato solo agli inizi, al passaggio da hard a soft e rimpiazzato da un duck stance asimmetrico), mantenendo dunque una impostazione a papera.
Utilizzando le varie tabelle/formule presenti in rete, la larghezza dello stance gode di una opinabilità infinita: altezza : 4 + 10 cm = 53cm ; altezza : 4 + 15 = 58 cm; tabella che recita:"da 1.72 a 1.82 da 51 a 55 cm". Io personalmente so che per i miei scopi è consigliabile uno stance più stretto del previsto, favorendo così l'ingresso in curva. Ragazzi, non vi nascondo che queste approssimazioni mi lasciando alquanto perplesso. Per vostra esperienza personale, empiricamente, quale formula è meglio applicare?
Per quanto concerne gli angoli, precedentemente giravo con +25 - 12. So che la differenza tra i due è marcata, quasi sicuramente migliorabile, tuttavia è stata dettata dalle necessità: all'angolo anteriore sono arrivato per impedire i dolori al ginocchio destro laterale (goofy), frutto probabilmente di una eccessiva perpendicolarità sulla tavola, eredità dell' hard. Il posteriore beh, chi se lo ricorda! :-D
Invero ho notato che con questa tavola percepisco una predominanza del piede posteriore al termine della curva sulle punte, facendomela "chiudere" in modo anomalo. Non vorrei che fosse frutto dell'angolazione degli attacchi, magari troppo ruotata in negativo, posteriormente (o forse dettata ancora da questa perpendicolarità che sto man mano abbandonando, in favore della lateralità standard e controlateralità di anticipo in ingresso curva, tipica del soft).
Ragazzi, sono aperto ad ogni consiglio! :-D
E chiedo venia per non aver fatto come fanno molti: provare a cambiare impostazione più e più volte.
io non mai badato a queste formule matematiche in quanto le lascio agli scienziati! il mio unico modo è provare quindi avere un cacciavite in tasca e se alla fine della discesa sento qualcosa che non và mi fermo e cambio....io per dirti sono alto 1,78 e uso passi che variano da 59 a 61 a seconda delle tavole e uso gradi da 15/15 a 12/18/21 sempre a seconda delle tavole...quando la pista è di marmo spesso metto 12posteriore e 21anteriore!!!!!
diciamo che se devo allargare o stringere me ne accorgo subito!
quindi l'unico modo è provare e riprovare!!
comunque la Highlife se non sbaglio non ha un lieve setback ma molto pronunciato difatti è una tavola dove lo switch si fa in casi estremi magari dopo un 180 anche pechè non avrebbe senso!|
(09-12-2016 03:51 PM)Merlino Ha scritto: [ -> ]io non mai badato a queste formule matematiche in quanto le lascio agli scienziati! il mio unico modo è provare quindi avere un cacciavite in tasca e se alla fine della discesa sento qualcosa che non và mi fermo e cambio....io per dirti sono alto 1,78 e uso passi che variano da 59 a 61 a seconda delle tavole e uso gradi da 15/15 a 12/18/21 sempre a seconda delle tavole...quando la pista è di marmo spesso metto 12posteriore e 21anteriore!!!!!
diciamo che se devo allargare o stringere me ne accorgo subito!
quindi l'unico modo è provare e riprovare!!
comunque la Highlife se non sbaglio non ha un lieve setback ma molto pronunciato difatti è una tavola dove lo switch si fa in casi estremi magari dopo un 180 anche pechè non avrebbe senso!|
Grazie per la risposta, Merlino!
Sì, concordo sul setback! Ho sbagliato a scrivere, mancava un "non".
Concordo anche sul fatto del cacciavite, non a caso accompagna sempre anche me. Ma per quanto concerne la larghezza dello stance ho sempre trovato "difficile" prediligere una posizione rispetto ad un'altra (almeno che non si posizionino gli attacchi agli estremi!). Trovo molto sottili le differenze, magari imputabili ad una stanchezza muscolare o a condimeteo differenti.
Per questa ragione cercavo di appellarmi alle formule ;-D
Uno stance più largo è più "potente" ... cioè sei più stabile in velocità e sposti la pressione verso le estremità delle lamine, che si traduce in una spinta migliore sulla lamina ...

Però è più impegnativo fisicamente

Visto che non sei un principiante alla prima tavola, io ti consiglierei di provare ad allargare, ma in maniera progressiva ... anche se questo vuol dire rovinare un po' il top della tavola ...
(09-12-2016 07:29 PM)Ack Ha scritto: [ -> ]Uno stance più largo è più "potente" ... cioè sei più stabile in velocità e sposti la pressione verso le estremità delle lamine, che si traduce in una spinta migliore sulla lamina ...

Però è più impegnativo fisicamente

Visto che non sei un principiante alla prima tavola, io ti consiglierei di provare ad allargare, ma in maniera progressiva ... anche se questo vuol dire rovinare un po' il top della tavola ...
Fisicamente sono decisamente atletico, di conseguenza non penso di risentirne molto.
Ma mi chiedo: come mai nella discesa veloce consigliano uno stance più stretto, se si riesce ad esercitare maggiore potenza (e conseguentemente maggiore forza sulla lamina) allargandolo?
Io il passo lo regolo anche in base al canting degli attacchi che sono riuscito a capire bene solo dopo che sulla stessa tavola ci ho montato attacchi con o senza! E posso dirti che con attacchi con canting con più gradi tendevo ad allargare di 1.5/2 cm senza problemi! Questo per dirti quanto possono incidere questi piccoli accorgimenti sullo stance! Con i gradi invece vado in base al mal di schiena!!!!!!!!!!!!!
(09-12-2016 08:47 PM)Merlino Ha scritto: [ -> ]Io il passo lo regolo anche in base al canting degli attacchi che sono riuscito a capire bene solo dopo che sulla stessa tavola ci ho montato attacchi con o senza! E posso dirti che con attacchi con canting con più gradi tendevo ad allargare di 1.5/2 cm senza problemi! Questo per dirti quanto possono incidere questi piccoli accorgimenti sullo stance! Con i gradi invece vado in base al mal di schiena!!!!!!!!!!!!!

Ho capito, informazione interessante, non ne avevo mai tenuto conto!
Per mia fortuna il mal di schiena ancora non mi prende: essere giovani aiuta in qualcosa, dopotutto!Tongue
Io sono andato anni in hard e lì si usa uno stance stretto, ma anche delle angolazioni molto spinte con una posizione molto frontale

Aiuta a fare presa sulla lamina ?

No ...


Aiuta a far stare i piedi dentro una tavola molto stretta e ad avere una visione migliore della direzione, il resto lo fa la tavola molto rigida ... ma le tavole soft non sono molto rigide e non si portano con uno stance molto direzionale ...


Poi "nella discesa veloce consigliano uno stance più stretto" ...

Chi ? Qual'è la fonte dell'informazione ? Così cerchiamo di "inquadrarla" in un contesto ...
(10-12-2016 02:05 PM)Ack Ha scritto: [ -> ]Io sono andato anni in hard e lì si usa uno stance stretto, ma anche delle angolazioni molto spinte con una posizione molto frontale

Aiuta a fare presa sulla lamina ?

No ...


Aiuta a far stare i piedi dentro una tavola molto stretta e ad avere una visione migliore della direzione, il resto lo fa la tavola molto rigida ... ma le tavole soft non sono molto rigide e non si portano con uno stance molto direzionale ...


Poi "nella discesa veloce consigliano uno stance più stretto" ...

Chi ? Qual'è la fonte dell'informazione ? Così cerchiamo di "inquadrarla" in un contesto ...
Sperando sia possibile linkare materiale da altri forum e siti:
1 http://www.snowboardipendente.it/attrezz...board.html (dove parla di "stance minore");
2 http://www.sullaneve.it/magazine/attrezz...wboard.htm (secondo paragrafo);

Ne condivido solo due, ma informazioni a riguardo ne ho trovate molte: tutti sottolineano come il passo largo penalizzi l'ingresso e l'uscita in curva e dunque un approccio più "carving".
Che ne dici?
Per il resto, qualche consiglio per impedire questa prevalenza del piede posteriore in finale di curva front? Aprire in negativo il piede dietro?
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